Oggi a Siracusa: la nostra città si scopre al centro di un fitto mistero in grado di far impallidire ben più noti fatti di cronaca nera: un uomo sparito nel nulla, le forze dell’ordine impegnate nella ricerca e un licenziamento forse troppo generoso.
Ma procediamo con ordine. Tutto ha avuto inizio lo scorso 29 maggio, giorno in cui un dipendente regionale in servizio presso l’ufficio tecnico di Siracusa è stato visto per l’ultima volta timbrare il cartellino. Da allora, solo una scrivania tristemente vuota e mille domande senza risposta nella testa dei colleghi.
Dopo due mesi di assenze ingiustificate, il dirigente del Genio civile di Siracusa decide di scrivere all’assessorato della Funzione pubblica, denunciando il fatto e chiedendo seri provvedimenti per quello strano dipendente svanito nel nulla. Alla fine, dopo sei mesi di assenze ingiustificate e stipendi non meritati, è arrivata la tanto attesa decisione da parte della Regione: licenziato.
Licenziato sì, ma con quattro mesi di preavviso. Provvedimento pesante ma non troppo, considerato anche l’assoluto menefreghismo del dipendente assenteista il quale, già una volta, aveva ritenuto opportuno non presentarsi all’udienza presso l’Ufficio provvedimenti disciplinari per giustificare il proprio comportamento.
E intanto il mistero del dipendente regionale si infittisce sempre di più. Perché è stato concesso un preavviso di quattro mesi e non si è provveduto all’allontanamento immediato? Perché si è denunciato il fatto dopo due mesi, e non dopo i quindici giorni di tolleranza previsti dalla legge? Probabilmente non avremo mai una risposta a queste domande.