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Assenza giustificata e nuova visione (laser ad eccimeri)

Da Bartel
Assenza giustificata e nuova visione (laser ad eccimeri)Le righe saranno poche. Non dovrei neanche essere qui. Qui davanti, intendo. A scrivere, intendo. Infatti la vista è ancora un pò annebbiata, ma da quando ho cominciato con questa roba che si chiama blog, e che mi ricorda la fanghiglia di paludi oscure in cui si formano bolle di gas venefico (ma forse è proprio cosi), dicevo, da quando ho cominciato a scivere sti post mi sono ripromesso di farlo appena possibile. In realtà è una bugia. Ho bisogno di scrivere, come chi mi legge ora. Divago. Senilità? No, lacrimazione. Una settimana fa mi sono deciso a darci un taglio, alla miopia intendo e mi sono sottoposto a cinque-dieci minuti di intervento chirurgico nelle capaci mani di un amico munito di laser ad eccimeri (no, niente star wars, anche se mi sarebbe piaciuto...). Adesso ci vedo senza occhiali, ho perso l'aria da professore e ho la faccia da uomo-che-ha-perso-gli-occhiali-e-ha-lo-sguardo dolce-da-miope- leggero-mica-da-ragionier-Filini. Giro con occhiali da sole da buttafuori anche nel tardo pomeriggio, niente piscina o mare per un pò, va bene ma ne vale la pena, basta lenti, basta occhiali, solo un pò di pazienza. Poi in questi giorni mi guardo molto più intorno ed è bellissimo. Nei primi giorni potevo solo andare in giro a piedi, niente bici, figuriamoci auto. Ho scoperto che alcuni palazzi che ho sempre guardato distrattamente per 300 giorni l'anno hanno facciate nascoste e belle, balconi tropicali, messaggi spray profondi ed artistici, ho scoperto alberi da frutto in giardini insospettabili, decorazioni liberty su paletti spartitraffico, nuvole allegre e amiche del neo-vampiro che mascherano il sole. Insomma me ne  vado in giro come un cretino appena nato. E come tutti i neonati anche io imparo. Anche cose che non vorrei. E non trovo un sostantivo diverso da "cosa". Tre giorni fa vagavo in  questo stato di meraviglia e le mie orecchie da semicieco hanno intercettato una discussione alle mie spalle e e posso giurare sulla testa del mio oculista che ciò che scrivo è vero.
A:"...ma poi, vedi io con i tunisini...io non capisco...sono proprio cosi....io non vorrei mai parlarci, che tanto non si può"
B: "...ma tutti quelli la...tutti sti islamici...proprio da bombardarli...che a casa loro si scannano...no, no, non si può parlare con questi..."
A: "si che sono diversi...poi vedi...io con un ebreo....e bada che un ebreo è propio cattivo...io con un ebreo ci posso anche parlare....non lo voglio intorno ma ci posso parlare...ma con questi...no voglio nemmeno parlarci..."
B"...e intanto che si fa ...è cosi purtroppo...ma hai ragione, con un ebreo ci puoi parlare..."
Ho pensato:"Ecco, mi sono rincoglionito, allucinazioni acustiche...acufeni freudiani..."
No, non erano acufeni, erano voci vere.
Ho pensato : "adesso mi giro e con i miei occhiali da buttafuori e i miei addominali possenti spavento 'sti due naziskin"
Sono passato davanti ad una vetrina e li ho visti riflessi ad un metro, un metro e mezzo da me. Avranno avuto sessanta anni, canuti, nonni probabilmente. Sandali francescani, polo colorate, borselli a tracolla, abbronzati ed in buona salute. Uno occhialuto. Sorridenti. Potrei essere come loro tra qualche anno. Brava gente ad occhio e croce. Mi sono fermato davantio alla vetrina piena di magliette colorate per surfisti (sai, le onde del lago...quando passa il traghetto...e non ti dico le risaie poi...). Ho aspettato che mi sorpassassero e ho cambiato strada.
Ho pensato : " appena posso lo scrivo su pietraluce...forse no...meglio un caffè adesso..."
Adesso mi bruciano gli occhi per colpa vostra. Per colpa loro, ma mica si può stare sempre zitti, o no?
Ciao
B

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