Assessore, c’è un nuovo distacco d’utenze! “Sono in ferie e dopo le 19.30 non rispondo più”

Creato il 19 luglio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Assessore, c’è stato un nuovo distacco di utenze Aem!

“Non mi chiami dopo le 19.30. Oltretutto sono in ferie. Chi ha un problema può rivolgersi agli uffici e trovare risposta secondo i regolamenti. Lei che si interessa dei diritti di tutti rispetti anche i miei che sono in ferie”.

D’accordo, ma lei aveva promesso che non ci sarebbero più stati distacchi fino a settembre!

“Non era una promessa bensì una comunicazione. Affronteremo il problema. Ora la devo salutare”.

Dunque mentre Amore è in ferie, l’Aem lavora sempre e stacca utenze senza posa né ristoro. Tutto naturalmente per il bene dei clienti: “Facciamo bene a distaccare i servizi se no aumentano le tariffe per tutti gli altri” ha risposto la dottoressa Macchitella. Questa signora è una vera potenza in Aem, dato che si tratta non meno della responsabile del recupero crediti. La forza del destino in persona impone il rispetto del regolamento e così è stato anche nei confronti di una famiglia rimasta senza acqua, luce e gas. Dalla dottoressa Macchitella si è presentato un volontario del Comitato acqua pubblica del Cremonese, Filippo Locatelli: “Ci sono anche minori in famiglia, dottoressa, quindi oltre alla necessità dei servizi c’è anche un aspetto psicologico di cui tenere conto”.

“Per fare questo discorso andate ai servizi sociali. Noi applichiamo il regolamento, queste sono le disposizioni”. Regolamento “da cambiare” ha ribattuto il Locatelli. “Noi siamo un’azienda” è un dato di fatto: anche le aziende però possono avere una missione sociale e una capacità di rispetto dei diritti umani. Oppure vogliamo lasciare dei bambini senz’acqua per lavarsi? La dottoressa tenacemente non cede la posizione: comportamento aziendalmente apprezzabile. “Se una famiglia – ha aggiunto la dottoressa – fa la spesa al supermercato e non paga la cassiera deve lasciar correre perché si tratta di clienti poveri?”.

Bell’esempio che cozza con alcune situazioni che si stanno verificando in Grecia, dove il popolo si ribella proprio la fame. Risposte in linea con le disposizioni, tuttavia quel regolamento va cambiato, Filippo Locatelli ha ragione. A Cremona va recuperato il senso della comunità. La famiglia ha dovuto accettare, come altri clienti, di pagare acconto e cambiali. L’acconto però è arrivato in ritardo di un giorno. La responsabile del recupero crediti quindi si è stupita che non fosse ancora staccata l’acqua, oltre al gas. Consegnato l’acconto le utenze sono tornate. Bisognerà poi pagare le cambiali. Possibile che il bisogno di profitto dell’Aem si trasformi in un dovere di soccorso all’Aem per i servizi sociali? Un’emergenza non può durare anni. Per questo il giudizio sull’assessore Amore non può essere delicato. I cremonesi invece di pagare tasse nazionali e locali per servizi universali pagano per aiutare la società privata Aem. Non è un vanto per Cremona.

I casi non sono pochi e isolati e l’assessore Luigi Amore, che a mio giudizio ha seguito una politica fallimentare, e non è ancora riuscito a risolvere il problema. Ampliamo pure la responsabilità alla giunta e all’assessore al bilancio Roberto Nolli. A Cremona un dramma simile è diventato un caso nazionale da febbraio-marzo, eppure ancor oggi non si sa come affrontarlo.

La capogruppo consiliare del Pd Maura Ruggeri ci fa sapere che si terrà una commissione sui distacchi d’utenze entro il 31 luglio.


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