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Associazioni ambientaliste e programma di Grillo: che coincidenza!

Creato il 15 dicembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

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Associazioni e comitati, il volontariato sociale e ambientalista, i gruppi attivi anche in altri settori, inevitabilmente cercano il dialogo con le istituzioni e le forze politiche. Colpisce, in un comunicato dai contenuti che non si possono che condividere, un passaggio identico al programma del M5S. Libera scelta, e le idee politiche, le eventuali alleanze più o meno allo scoperto, non si possono discriminare. Lascia perplessi un possibile gioco di sponda tra le associazioni ambientaliste che cercano di raggiungere dei risultati concreti, e il comportamento di Grillo che non vuole alcun alleato e che accanto a proposte meritevoli ne avanza altre poco comdivisibili. In questo modo le disinteressate battaglie per la tutela dell’ambiente diventano lotte di potere destinate a fruttare solo polemica. Polemiche giuste, ma con quali risultati?
Ecco il punto del programma di Grillo (pag. 14 di 15) che s’armonizza con il comunicato che poi segue.
“Introdurre, sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, a livello di Governo centrale e regionale,
la valutazione dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare per i settori dei
trasporti, dell’urbanistica, dell’ambiente, del lavoro e dell’educazione”

DA DIECI GIORNI C’È ARIA INQUINATA
L’INQUINAMENTO È CANCEROGENO: LE ISTITUZIONI COSA FANNO

I sottoscritti Comitati e Associazioni ambientaliste,
constatato che
• da 13 giorni consecutivi a Cremona il valore della concentrazione delle polveri sottili è al di sopra dei limiti di legge;
• dal 1°gennaio le centraline del PM10 hanno superato il limite di 50 µg/m³ per un numero di giorni pari a 64 (rispetto ai 35 consentiti) con un picco di 158 µg/m³;
• dal 1°gennaio le centraline del PM 2,5 (le più pericolose) hanno superato il limite di 25 µg/m³ per un numero di giorni pari a 102 (dato questo solo statistico dal momento che l’Italia non ha ancora recepito la direttiva Europea in materia) con un picco di 123 µg/m³;

appreso con grande preoccupazione che
• il 17 ottobre scorso lo IARC (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha classificato l’inquinamento atmosferico – nel suo insieme – quale cancerogeno per l’uomo (Gruppo 1) ed ha classificato separatamente fra i cancerogeni per l’uomo anche il particolato, uno dei principali componenti dell’inquinamento atmosferico. Inoltre nel comunicato stampa diffuso ha definito: “L’aria che respiriamo è oggi inquinata da una mistura di sostanze cancerogene ed è il più diffuso cancerogeno ambientale, oltre che una causa primaria di tumore”;
• dall’ultimo rapporto shock, che arriva dall’Europa sull’inquinamento atmosferico come causa primaria di mortalità risulta che per ogni incremento di 5 ug/m3 di polveri ultrafini nell’aria corrisponde un aumento del 7% della mortalità generale.
Lo studio Escape, questo il suo nome, (European Study of Cohorts for Air Pollution Effects), pubblicato sulla rivista Lancet, condotto per 20 anni su 360 mila residenti in grandi città di 13 paesi europei, ha evidenziato, in modo preoccupante, che il risultato è valido a qualsiasi livello di esposizione, per quanto basso sia; quindi anche per le località che si trovano ben al di sotto dei limiti di legge dettati dalla direttiva europea (per il PM 2,5 è 25 µg/m³);

verificato inoltre che
dai dati del Rapporto 2013 sulla Qualità dell’Aria in Europa risulta che il nostro paese:
• viola i limiti di quasi tutti gli inquinanti atmosferici previsti dalla normativa Europea;
• è in cima alla classifica dei paesi in cui il limite del PM10 è superato più frequentemente;
• è tra i paesi nei quali nel 2011 è stato superato anche il valore-obiettivo per il PM 2.5;
• ha un costo sanitario legato all’inquinamento dell’aria che si attesta fra 50 e 151 miliardi di Euro annui e che tale inquinamento causa, ogni anno, 65.000 morti premature;
• ha registrato il valore più alto d’Europa per l’ozono, pari a tre volte il valore-obiettivo fissato. A livello europeo, secondo l’EEA, l’ozono ha un impatto sulla produzione agricola pari ad una perdita di 27 milioni di tonnellate di grano;
Mentre per risparmiare davvero in vite umane e malattie (come tumori, insufficienze respiratorie, ictus e infarti) bisognerebbe portare le polveri almeno a rispettare i limiti dettati all’OMS, che per le polveri sottili sono 10 µg/m³;

ritenuto che
a fronte di questa gravissima situazione, da noi da tempo denunciata, si imporrebbero scelte straordinarie, strutturali e sostenibili in tema di mobilità, energia e politiche industriali, mentre si persevera nella direzione opposta continuando ad autorizzare attività inquinanti come i 170 impianti a biogas e biomassa previsti nella nostra provincia le cui emissioni inquinanti sono pari a quelle di circa 1,5 milioni di nuovi veicoli in circolazione sulle nostre strade.
L’Italia pur ritrovandosi alla soglia di una nuova procedura di infrazione per violazione delle norme sull’aria, preferisce investire le proprie risorse in infrastrutture per la mobilità privata che servono a pochi e in grandi eventi che poco o nulla lasciano alla popolazione.

DENUNCIANO

il silenzio istituzionale seguito alla classificazione fra i cancerogeni dell’inquinamento atmosferico e del particolato da parte dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro;

RICHIAMANO

tutte le forze politiche e i pubblici amministratori ad operare affinché nel più breve termine, con ordine di priorità e con ogni mezzo possibile venga ridotta l’esposizione della popolazione agli inquinanti dell’aria;

CHIEDONO

a Regione Lombardia di indire una seduta straordinaria del Consiglio Regionale sulla situazione dell’inquinamento atmosferico in Lombardia in cui, fra l’altro, la Giunta fornisca informazioni circa le misure di riduzione degli inquinanti dell’aria in corso di pianificazione nell’ambito del Piano Regionale di Risanamento dell’Aria, sulle risorse che verranno impiegate ed i tempi previsti per l’attuazione delle stesse.

Ai Sindaci dei Comuni Cremonesi di indire una seduta straordinaria del Consiglio Comunale in cui la Giunta relazioni sullo stato delle politiche dell’Amministrazione in tema di inquinamento atmosferico,

SI a TI-BRE e MN-CR-MI MA SOLO FERROVIARIE!!!
SI AD UNA NUOVA STAGIONE ECONOMICA E SOCIALE CHE METTA SULLO STESSO PIANO IL DIRITTO AL LAVORO E QUELLO ALLA SALUTE COME PREVISTO DALLA COSTITUZIONE!

Piadena, lì 13/12/2013

Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, Legambiente Lombardia, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Associazione WWF-Cremona, Salviamo il Paesaggio Cremonese Cremasco e Casalasco, Legambiente Cremona, Associazione Persona-Ambiente

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