I cittadini devono conoscere i rischi per la salute provocati dall'alcol
Una giornata senza alcol. Perché i cittadini devono conoscere i rischi per la salute provocati dall'alcol e un passo in tal senso può essere rappresentato da un'etichettatura delle bottiglie di bevande alcoliche, che indichi composizione e avvertenze per la salute. Una scritta informativa, insomma, quale quella presente sui pacchetti di sigarette.
È una delle proposte della Giornata senza alcol, indetta per il prossimo 14 novembre, che vuole richiamare l'attenzione dei cittadini sul rischio di malattie alcol-correlate. L'invito parte dalle associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) che hanno deciso di richiedere un parere al Consiglio Superiore di Sanità in merito ai pericoli dell'uso e abuso di alcol.
Capofila dell'iniziativa è Assoutenti, che con le parole del suo presidente Mario Finzi spiega: "Non si tratterà di una campagna proibizionista ma informativa e per la prevenzione. Vogliamo invitare le Istituzioni competenti a fare chiarezza e programmare con urgenza e senso di responsabilità un'attività adeguata di sensibilizzazione. Anche per l'alcol i cittadini devono conoscere i rischi reali per la loro salute, così come già avviene per il fumo".
Secondo l'associazione, i risultati delle più recenti evidenze scientifiche sembrano ridimensionare numerose convinzioni legate al consumo di alcol, anche moderato, anche solo limitato a un bicchiere di vino a pasto che "farebbe bene alla salute".
Prosegue Assoutenti: "Anche solo tre bicchieri di vino a settimana basterebbero a danneggiare la salute con il rischio di tumori e, specie nelle donne, di quelli al seno; solo nel 2007 i morti in Italia per queste patologie sono stati 21.000; in generale il consumo a rischio riguarda il 15,8 % degli italiani al di sopra degli 11 anni, per un totale di circa 8 milioni e mezzo di persone".
Le associazioni dei consumatori hanno annunciato una raccolta di firme e una richiesta formale al ministero della Salute affinché - una volta avuto il parere del Consiglio Superiore della Sanità - intervenga con urgenza con un piano di azioni concrete per informare i cittadini sui danni da alcol, a partire appunto dall'etichettatura delle bottiglie di bevande alcoliche.
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