> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" alt="Asterios Polyp, lultimo capolavoro di David Mazzucchelli >> LoSpazioBianco" height="200" />
Asterios Polyp è il frutto di una lunga gestazione da parte di David Mazzucchelli; a differenza di celebri graphic novel del passato recente, la cui lavorazione si è protratta per alcuni anni attraverso pubblicazioni a capitoli, come successo con opere come Jimmy Corrigan, Black Holee molti altri, questi nasce direttamente come opera compiuta in volume.
Mazzucchelli già da diverso tempo non era visibilmente attivo nel mondo del fumetto, dopo aver influenzato il medium a più riprese, in due ambiti diversi e in modi assai diversi tra loro; mostrando nuove prospettive (in senso lato ma non solo) per approcciarsi al mondo dei supereroi; mostrando con i suoi racconti brevi un tipo di introspezione personalissima e molto trasversale; infine, con l'adattamento a fumetti di Città di Vetrodel romanziere Paul Auster, unendo in modo più che mai coerente il mondo del fumetto e quello della narrativa in prosa. Asterios Polyp è la storia di un uomo e dei bivi di fronte ai quali lo pone la vita. All'inizio del racconto il protagonista viene sconvolto dalla perdita della casa in un incendio: questo evento si trasforma per lui in un totale punto di svolta. Dal punto di vista narrativo, il libro mostra la ricerca interiore del protagonista alternando il racconto del viaggio stesso al racconto dei momenti salienti della sua vita. L'edizione Coconino ha il merito, obbligato e dovuto, di aver rispettato praticamente ognuno di questi dettagli, con una veste grafica identica all'originale e diversa dalla solita a cui è abituato l'editore bolognese, un lettering a mano degno di nota che rispetta lo stile dell'autore, e la traduzione affidata al giovane scrittore Francesco Pacifico. In definitiva una pietra miliare del fumetto contemporaneo, un'opera con la quale confrontarsi come lettori, e con la quale probabilmente dovranno necessariamente confrontarsi buona parte dei fumettisti in futuro. Abbiamo parlato di:
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Forse è proprio grazie al lavoro su Città di Vetro (un romanzo che fonde generi narrativi diversi e riflette sui linguaggi) che Mazzucchelli riesce a unire in Asterios Polyp disparate influenze che vanno dalla narrativa, al fumetto, al cinema, tutte all'interno di una creazione artistica dalla coesione unica.
L'arte di Mazzucchelli, rafforzando l'idea di dualismi, intrecci e casualità, appare a prima vista spiazzante per come alterna i colori, evita gabbie e poi se ne riappropria. Con fare nient'affatto rassicurante (perché unico e mai così efficace), Mazzucchelli riesce ad avereuno sguardo completo e unificante su tutto il fumetto e sulla sua storia. Ricevendo in egual misura insegnamento da Eisner, con tavole fluide e prive di griglia, e addirittura da certa sensibilità grafica orientale, dopo anni di personalissimo studio del fumetto giapponese già testimoniato in precedenti racconti brevi, dimostrata dalla plasticità delle sue figure e dei suoi volti. Il libro intero rimane in ogni suo dettaglio un progetto e un'opera complessa, stratificata, nella quale ogni elemento è parte fondante di un'architettura solida ma anche delicata – il protagonista stesso è un architetto, uomo alla ricerca di un ordine esteriore e interiore sempre teorico e mai oggettivo.
Asterio Polyp
David Mazzucchelli
Traduzione di Francesco Pacifico
Coconino Press, 2011
344 pagine, cartonato, colore – 29,00€
ISBN: 9788876181733Stampa con PrintFriendly
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