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Asterios Polyp, l'ultimo capolavoro di David Mazzucchelli

Creato il 10 gennaio 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

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Asterios Polyp è il frutto di una lunga gestazione da parte di David Mazzucchelli; a differenza di celebri graphic novel del passato recente, la cui lavorazione si è protratta per alcuni anni attraverso pubblicazioni a capitoli, come successo con opere come Jimmy Corrigan, Black Holee molti altri, questi nasce direttamente come opera compiuta in volume.

 

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Mazzucchelli già da diverso tempo non era visibilmente attivo nel mondo del fumetto, dopo aver influenzato il medium a più riprese, in due ambiti diversi e in modi assai diversi tra loro; mostrando nuove prospettive (in senso lato ma non solo) per approcciarsi al mondo dei supereroi; mostrando con i suoi racconti brevi un tipo di introspezione personalissima e molto trasversale; infine, con l'adattamento a fumetti di Città di Vetrodel romanziere Paul Auster, unendo in modo più che mai coerente il mondo del fumetto e quello della narrativa in prosa.
Forse è proprio grazie al lavoro su Città di Vetro (un romanzo che fonde generi narrativi diversi e riflette sui linguaggi) che Mazzucchelli riesce a unire in Asterios Polyp disparate influenze che vanno dalla narrativa, al fumetto, al cinema, tutte all'interno di una creazione artistica dalla coesione unica.

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Asterios Polyp è la storia di un uomo e dei bivi di fronte ai quali lo pone la vita. All'inizio del racconto il protagonista viene sconvolto dalla perdita della casa in un incendio: questo evento si trasforma per lui in un totale punto di svolta. 

Asterios Polyp, l'ultimo capolavoro di David Mazzucchelli> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" alt="Asterios Polyp, lultimo capolavoro di David Mazzucchelli >> LoSpazioBianco" height="280" />Asterios prende quindi in mano la sua vita, lascia il lavoro di insegnante e mette da parte il filosofeggiare a cui era avvezzo per partire in un viaggio verso l'entroterra del paese, come in un road movie americano, o forse più come in un romanzo di (ri)formazione on the road, alla ricerca di un nuovo inizio. Un percorso alla ricerca di se stesso e del senso della propria esistenza, da sempre palesemente influenzata dal caso, come quella di chiunque forse, ma in questo caso in maniera più evidente visto il suo essere sopravvissuto al fratello gemello, morto prima ancora di venire alla luce: una presenza ingombrante, eterea, che lo ha influenzato nelle sue scelte e che rappresenta uno dei cardini del suo agire.

Asterios Polyp, l'ultimo capolavoro di David Mazzucchelli> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" alt="Asterios Polyp, lultimo capolavoro di David Mazzucchelli >> LoSpazioBianco" height="184" />Asterios Polyp è un racconto americano nella tradizione più positiva, quella del riscatto e della possibilità che si trova sempre dietro l'angolo. Anche se, ad oggi, non ci si può esentare da mantenere un filo di realismo e disillusione. E allora ci si ricorda – specialmente nel finale – che tutto è governato dal caso e che Asterios è solo metafora di ambiguità e dualismo, con un nome dal valore profetico, vittima casuale di un evento che qui è meglio non svelare. Proprio come nelle narrativa di Paul Auster – al quale concettualmente Mazzucchelli appare assai debitore – nella quale è costante l'indagine e la scoperta degli incroci che casualmente segnano il destino dell'uomo.

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Dal punto di vista narrativo, il libro mostra la ricerca interiore del protagonista alternando il racconto del viaggio stesso al racconto dei momenti salienti della sua vita. 

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L'arte di Mazzucchelli, rafforzando l'idea di dualismi, intrecci e casualità, appare a prima vista spiazzante per come alterna i colori, evita gabbie e poi se ne riappropria. Con fare nient'affatto rassicurante (perché unico e mai così efficace), Mazzucchelli riesce ad avereuno sguardo completo e unificante su tutto il fumetto e sulla sua storia. Ricevendo in egual misura insegnamento da Eisner, con tavole fluide e prive di griglia, e addirittura da certa sensibilità grafica orientale, dopo anni di personalissimo studio del fumetto giapponese già testimoniato in precedenti racconti brevi, dimostrata dalla plasticità delle sue figure e dei suoi volti. Il libro intero rimane in ogni suo dettaglio un progetto e un'opera complessa, stratificata, nella quale ogni elemento è parte fondante di un'architettura solida ma anche delicata – il protagonista stesso è un architetto, uomo alla ricerca di un ordine esteriore e interiore sempre teorico e mai oggettivo.

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L'edizione Coconino ha il merito, obbligato e dovuto, di aver rispettato praticamente ognuno di questi dettagli, con una veste grafica identica all'originale e diversa dalla solita a cui è abituato l'editore bolognese, un lettering a mano degno di nota che rispetta lo stile dell'autore, e la traduzione affidata al giovane scrittore Francesco Pacifico.

In definitiva una pietra miliare del fumetto contemporaneo, un'opera con la quale confrontarsi come lettori, e con la quale probabilmente dovranno necessariamente confrontarsi buona parte dei fumettisti in futuro.

Abbiamo parlato di:
Asterio Polyp
David Mazzucchelli
Traduzione di Francesco Pacifico
Coconino Press, 2011
344 pagine, cartonato, colore – 29,00€
ISBN: 9788876181733Stampa con PrintFriendly


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