Il bilancio consolidato 2011/12 del gruppo cui fa capo l’Aston Villa si è chiuso con una perdita di £ 17,7 milioni, che fa seguito ad una pesante perdita di £ 53,9 milioni dell’esercizio precedente. La perdita si è ridotta perché la controllante ha rinunciato agli interessi sui prestiti effettuati per un importo di £ 20,3 milioni.
Nonostante gli ultimi segnali poco edificanti, ad aprile 2013 potrebbe essere definitivamente approvata il Regolamento sul Controllo Finanziario, che contiene fra gli altri un limite alle perdite di bilancio che i Club della Premier League possono registrare: dalla stagione 2013/14 non saranno più consentite perdite triennali aggregate superiori a £ 105 milioni.
In caso di mancato rispetto, l’Aston Villa potrebbe rientrare nelle misure di controllo dei costi a breve termine (“Short Term Cost Control Measure”), perché i costi del personale (“wage costs”) superano £ 52 milioni e nel 2011/12 hanno superato anche il limite di £ 60 milioni valido dal 2015/16. Tali Club non possono aumentare i costi della rosa attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League, come i diritti TV, se non nel limite di £ 4 milioni per il 2013/14; £ 8 milioni per il 2014/15 e £ 12 milioni per il 2015/16. Quindi, l’Aston Villa, molto probabilmente, dovrà rispettare tali limiti.
L'analisi completa è disponibile sul sito di Luca Marotta all'articolo "I conti dell’Aston Villa 2011/12: la rinuncia agli interessi riduce la perdita".
Il bilancio consolidato della Reform Aquisition Limited (controllante) può essere scaricato al link: