Casualità del calcio; l’anno scorso il Toro a Bergamo giocò per tutto il primo tempo una delle sue partite più sofferte e alla fine vinse per 5-1, ieri invece per la stragrande parte del match ha fatto vedere un discreto calcio ed è uscita sconfitta per 2-0. Lo sport a volte è più indeterminabile del previsto.
(L’omaggio dei tifosi atalantini al loro grande avversario, il nostro Joe…)
Ieri nerazzurri e granata hanno dato vita ad un match che è vissuto a folate di grande agonismo alternate a fasi di stallo con vistosi errori di misura da ambo le parti. Hanno iniziato i padroni di casa a farsi subito vedere in avanti mettendo in affanno la nostra retroguardia, poi pian piano il Toro riprende terreno e Larrondo (schierato al posto di un Cerci afflitto da un leggero fastidio muscolare delle ultime ore) chiama Consigli ad un intervento su un diagonale poco insidioso; poi una lunga fase di studio dove l’Atalanta sembra patire l’evanescenza del suo tridente d’attacco con il solo Bonaventura a creare un po’ di movimento costruttivo, ma in generale il pacchetto arretrato del Toro regge bene, magari un po’ rudi Glik e Rodriguez, ma efficaci; mentre la manovra offensiva granata è veloce, ma manca il passaggio puntuale quando si arriva dalle parti di Consigli. Poi appena dopo la mezz’ora la partita si accende in modo entusiasmante. Prima Denis, ben servito in area da Koné, si gira con destrezza eludendo Rodriguez, poi spara a colpo sicuro in porta, ma Padelli è ben reattivo e devia in angolo, dal quale Stendardo incorna poco alto sulla traversa. Subito dopo Immobile conquista un buon pallone a centrocampo, lo scambia con Larrondo che lancia El Kaddouri che velocissimo s’invola sul centrosinistra, arriva in area e un po’ pressato dal ritorno di Carmona, spara sul primo palo, dove Consigli devia in angolo; il quale battuto da El Kaddouri sul primo palo vede Darmian avventarsi col piatto e spedire la palla sulla traversa, sul proseguimento dell’azione Immobile mette in mezzo un delizioso cross da destra sul secondo palo dove irrompe D’Ambrosio che colpisce di testa a colpo sicuro, ma Consigli si supera nuovamente e devia sulla linea col piede. Dal tentativo di Denis a quello di D’Ambrosio passano circa 5 intensissimi minuti. Poi le squadre si rinsaldano e il primo tempo si avvia a conclusione con ancora un paio di buoni lanci di entrambe le squadre per i propri attaccanti non sfruttati a dovere.
Il secondo tempo inizia con un cambio in casa orobica, Moralez per uno spento Livaja; ma è di nuovo il Toro a premere sull’acceleratore con D’Ambrosio che già al 46°, superati due avversari a centrocampo, lancia Larrondo in piena area di rigore, il quale si beve Stendardo ma il tiro in corsa dell’argentino esce di poco a lato; lo stesso Larrondo sei minuti dopo si avventa su un pallone filtrante nel mezzo di Immobile ma ci arriva sbilanciato e la conclusione vola alta sulla traversa. Intanto Colantuono sostituisce Koné con Lucchini passando al 3-5-2 come Ventura, e al 57° Cigarini spedisce in mezzo all’area una punizione dove si accende un batti e ribatti risolto da un colpo sotto misura di Stendardo, il migliore in campo, che spedisce in rete, il gol è convalidato nonostante una posizione di chiarissimo fuorigioco di Yepes davanti a Padelli. Un minuto dopo Cerci entra per un non soddisfatto Glik che ridisegna il Toro in un 4-3-3; al 63° Larrondo si conquista una punizione appena fuori area, sul centrosinistra, che batte El Kaddouri che centra la seconda traversa di giornata per il Toro, poi la palla arriva a Immobile che solo sulla destra spara alto da favorevole posizione. Poi fino all’81° non succede più nulla degno di particolare nota, fino a quando cioè Cigarini, tantissimi i palloni giocati dal regista di casa, batte un angolo dalla destra che Lucchini lasciato colpevolmente solo verso la parte opposta incorna di giustezza, Padelli ci arriva, ma la sua smanacciata non evita che la palla s’infili di nuovo in rete per il 2-0. I cambi degli ultimi 10 minuti di Farnerud per Basha e di Meggiorini per Immobile, non cambiano l’inerzia del match, che vede solo una conclusione di Denis di poco a lato e l’espulsione di Ventura dalla panchina; il ritmo ben controllato dai padroni di casa si conclude con la loro vittoria.
(La disperazione di El Kaddouri, dopo un gol sfiorato…)
L’analisi della partita deve a questo punto prendere in esame sia le cose che sono andate bene che quelle che sono andate male. Tra le cose positive vanno ricordate le buone manovre nate sulla sinistra, sia D’Ambrosio che El Kaddouri hanno fatto male in quella zona di campo, semmai devono migliorare proprio la loro intesa reciproca, che in un paio di occasioni è stata imprecisa, se i due dialogassero con più armonia tra di loro avremmo una potenziale arma di costruzione del gioco devastante. Vives ha continuato far vedere cose incoraggianti in regia, forse più nel recuperare i palloni che non ad impostarli, ma la sua prova è stata di nuovo sufficiente; non molto Brillante invece Basha, sempre agonistico in fase di copertura, ma meno lucido quando gli tocca impostare. Padelli è stato incolpevole sui gol, ed ha fatto una paratona su Denis, sta crescendo ed è una buona cosa; Immobile ha corso come un matto e si è dato un gran da fare per i compagni, una prova generosa su cui però pesa l’errore nell’azione seguente la traversa di El Kaddouri, forse andrebbe supportato di più chiedendogli meno lavoro per gli altri e più assist per lui. Cerci non è riuscito a cambiare l’andamento del match, anche se qualche accelerata l’ha fatta vedere, evidentemente (a parte questo misterioso affaticamento muscolare patito nella rifinitura) non voleva rischiare la sua presenza in nazionale a partire da oggi… Darmian lo si è visto più brillante in marcatura che non in appoggio alla manovra, sembra ancora lontano dagli standard migliori di cui è potenzialmente in possesso, tanta sfortuna sulla traversa del primo tempo. Glik è sembrato nervoso e un po’ precipitoso, accontentandosi negli interventi di spedire la palla in fallo laterale piuttosto che impossessarsene, e forse Ventura ha fatto bene a scegliere lui nel togliere un centrale per far entrare Cerci. Rodriguez forse un po’ meglio del polacco, ha recuperato non pochi palloni, ma ha sofferto Denis a partire dal tentativo alla mezz’ora dell’argentino nell’area di rigore granata. Moretti partito attento e sicuro è calato nel secondo tempo, finendo per costringere D’ambrosio a chiudere dove non arrivava lui. Maluccio Larrondo, che si butta con coraggio su ogni pallone, ma con pessima precisione. Ieri Emeghara all’esordio con il Livorno ha segnato due gol ed ha trascinato gli amaranto alla vittoria contro il Sassuolo fuori casa, è chiaro che per risparmiare poche migliaia di euro, Cairo e Petrachi hanno sbagliato attaccante del Siena da prendere… in sostanza il Toro ha perso la partita sia per lo svolgimento sfortunato di alcuni episodi chiave, ma molto ci ha messo del suo con imprecisioni lampanti sia nell’impostazione che nelle conclusioni offensive, mentre in difesa è la tenuta atletica e di lucidità dei singoli che preoccupa, anche se il raddoppio atalantino è clamorosamente una defaillance di tutta la squadra che si precipita sul primo palo, lasciando un uomo per più secondi da solo nel cuore dell’area. Vedremo se le ultime ore del mercato porteranno in dote al Toro qualche movimento significativo, si spera soprattutto in un buon inserimento in mediana ed uno in attacco.
Ci rimane un solo grido: Forza Vecchio Cuore Granata!!