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Atletica: Fassinotti verso gli Europei di Goteborg Indoor

Creato il 25 febbraio 2013 da Sportduepuntozero

Marco Fassinotti - Foto di Massimo PincaIl torinese Marco Fassinotti ha voltato l’angolo ed è partito in questo 2013 con un preciso proposito, quello di cercare di migliorarsi sotto tutti i punti di vista, o meglio di progredire. Nel rispetto del principio “la vita va avanti ed occorre adeguarsi” eccolo ormai da cinque settimane impegnato negli allenamenti presso il centro tecnico inglese di Birmingham, seguito da Ahmed Fayyaz, tecnico del bronzo olimpico e campione europeo 2012, Robert Grabarz: <<Allenarsi con uno che salta 2,37 non capita certo tutti i giorni – sottolinea Marco Fassinotti – ed è sicuramente più avvincente, senza nulla togliere alle giovani leve, che farlo con i ragazzini. Probabilmente avevo anche bisogno di questo, in tema di stimoli, motivazioni, esempi da seguire. Mi trovo molto bene a Birmingham, sia sotto il profilo personale che tecnico. E’ certo un’esperienza importante e a 360 gradi. In una parola sola direi “arricchente”>>. Ed i frutti non si sono fatti attendere troppo, tradotti in risultati di campo: <<Nelle tre gare cui ho partecipato fino ad ora – prosegue il 23enne torinese che gareggia con i colori dell’Aeronautica Militare – ho saltato per ben 2 volte 2,27. Ho migliorato, in media, la mia miglior stagione, quella 2010. Tutto ciò “pasticciando” nella seconda gara, quella alla quale paradossalmente mi ero presentato nelle migliori condizioni. La prima, a Londra, era infatti la “prima”, con tutte le incognite dell’esordio stagionale. Nei tricolori di Ancona, la terza in ordine di tempo, ero invece molto stanco a causa del viaggio di ritorno a casa e di quello effettuato per raggiungere il luogo di gara. Ho in ogni caso sfiorato il 2,29, misura che parlando dopo con molte persone mi era stata erroneamente accreditata. In realtà l’asticella è caduta quando io già ero sul materasso>>. Prossimo obiettivo?: <<E’ imminente – prosegue Fassinotti – e prende le forme degli Europei indoor di Goteborg, dal 1 al 3 marzo prossimi. Alla finale si accederà solo in otto, pertanto occorre fare molta attenzione e non distrarsi>>.

In queste cinque settimane di lavoro quali sono stati i punti cruciali toccati?: <<Posso dire in totale di aver fatto circa 30 ore di sedute tecniche. Due ore a seduta per tre volte la settimana. Era da tantissimo tempo che non lavoravo in questo senso, per svariati motivi, sia legati alla carenza di strutture idonee in inverno (se si eccettua il periodo trascorso a Formia), sia agli infortuni. Sto cercando di cambiare rincorsa. Non è un’impresa facile poiché si tratta di modificare dei meccanismi acquisiti ma i risultati si stanno già manifestando. Mi sento di dire che sto affrontando, con fiducia, un percorso di crescita, nuovo e di cui sono molto convinto. Nell’opinione del tecnico con il quale sto lavorando, per ottenere qualcosa di concreto in un cambiamento tecnico del gesto, occorrono nove mesi. Parlando chiaramente di atleti professionisti. Io sono pertanto all’inizio. Mi facilita la base di condizione fisica che posseggo, frutto della preparazione effettuata con la mia allenatrice torinese, al pari della buona coordinazione. Caratteristica, questa, che mi consente con relativa facilità di mettere in atto dei cambiamenti>>.

Goteborg a parte quali sono gli obiettivi 2013 di Marco Fassinotti?: <<Quello di riuscire ad esprimermi nel migliore dei modi. Dopo l’appuntamento agonistico svedese mi rilasserò a Roma per una decina di giorni, periodo nel quale parlerò anche con la FIDAL per concertare il piano d’azione 2013. La preparazione a Birmingham riprenderà il 12 marzo e credo proprio di proseguire l’esperienza fino al termine di aprile, con qualche breve intervallo in Italia. Farò quindi due settimane a Formia. Per le gare vedremo. Sono molti gli eventi stagionali, dai Giochi del Mediterraneo alle Universiadi, dai Mondiali alla Coppa Europa per Nazioni. La partecipazione agli stessi sarà legata a come riuscirò a saltare. La certezza è che in terra inglese si è subito creato un bel feeling tra il sottoscritto ed il team di allenamento, tecnico e compagni in primis, e questo aiuta molto>>. 

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