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Atletica, Finale A Oro: prima giornata per lo scudetto

Creato il 22 settembre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Chiusura della stagione d’atletica leggera su pista. Finale A Oro. Ci si gioca lo scudetto. Nel weekend sono in palio i titoli italiani societari nella splendida cornice dell’impianto de La Fratellanza 1974 di Modena. Ricordiamo che possono partecipare anche gli atleti appartenenti ai gruppi militari vestendo la casacca delle loro società civili di appartenenza. Si contendono il tricolore undici squadre maschili e dodici femminili. Quaranta gare complessive (venti per gli uomini e altrettante per le donne). Al vincitore di ogni disciplina vanno 12 punti, al secondo 11 e così a scalare.

 

In campo maschile l’Atletica Riccardi Milano è vicina alla riconferma dello scudetto. Con 112.5 punti guida la classifica parziale davanti alla Studentesca CaRiRi (90) e ai padroni di casa (80.5). A seguire l’Atletica Firenze Marathon (76), la Bruni Pubblicità Atletica Vomano di Morro d’Oro (75.5), l’Atletica Pro Sesto (72.5), l’Assindustria Sport Padova (71), l’Atletica Vicentina (70), l’Atletica Cento Torri Pavia (68.5), il CUS Genova (65) e l’Atletica Bergamo Creberg (54.5).

Al femminile stessa storia per l’Audacia Roma che si sta involando verso un nuovo successo. Prime con 103 punti davanti alla Camelot di Milano (85.5) e all’Atletica Brescia Ispa Group (80.5). Seguono poi il CUS Torino (76), il CUS Parma e l’Atletica Studentesca CaRiRi appaiate a 72.5, l’Atletica Fanfulla Lodigiana (69), il Valsugana Trentino (67), l’Assindustria Sport Padova (62), il CUS Pisa Cascina (56). Ultimo posto in coabitazione per il CUS Cagliari e l’Atletica Bergamo Creberg (53).

Andiamo a vedere il dettaglio delle gare disputate.

 

Il miglior risultato arriva dal tiro del giavellotto. L’assoluto Giacomo Puccini (foto FIDAL/Colombo) ha deciso di lasciare la sua zampata sul finale di stagione e di dare una spallata di rilievo al suo attrezzo, scaraventandolo a 77.24 metri al terzo tentativo. Un risultato di rilievo per il rappresentante della Riccardi che, sotto gli occhi vigili di Claudia Coslovich, primatista nazionale, entra tra i migliori dieci azzurri di sempre nella specialità. Secondo Roberto Bertolini (Cento Torri, 74.35), terzo Giacomo Mancini (La Fratellanza, 63.13).

 

Attesissimo in pedana Daniele Greco. Il pugliese, quarto a Londra, riesce a fare suo il salto triplo sudando più del previsto. Il 23enne della Bruni produce due nulli (attorno a 16.50) e il 16.04 della seconda prova è una misura di assoluta sicurezza. Fabio Buscella della Cento Torri l’ha insidiato col 16.02 ottenuto al debutto. Terzo Simone Calcagno (15.37, CUS Genova). Domani vedremo Greco anche sui 200: potrebbe arrivare una deliziosa sorpresa. Intanto oggi ha pure aiutato i compagni di club a chiudere al quarto posto la 4×100 dominata dalla Riccardi (Dentali, Marani, Tortu, Cerutti) in 40.93, che si è portata in scia la CaRiRi (41.15 con Capuano, i Valentini, Nobili) e l’Atletica Vicentina (41.28 grazie a Tarussio, Pino, Carraro, Tumi).

 

Il ritorno di Manuela Levorato è sempre una delizia. Alla sua terza uscita stagionale la primatista di 100m e 200m, non può deludere la chiamata dell’amata Camelot e sbaraglia la concorrenza con un bel 11.73. Seconda la grande promessa Martina Amidei capace di 11.93 con la casacca del CUS Torino. Marta Milani (Bergamo Creberg) si è voluta cimentare sulla distanza ed è riuscita a concludere al terzo posto.

 

Bella gara anche nel triplo femminile. Dariya Derkach (Audaci Record) batte ancora un colpo. La junior ucraina, ancora in attesa della cittadinanza italiana che sembra non arrivare mai, al secondo tentativo atterra a 13.46 e centra la sua seconda migliore prestazione di sempre, inferiore solo al 13.56 dell’anno scorso. Piazza d’onore per Cecilia Pacchetti (Brescia) con 13.23 ed Elena Salvetti (Fanfulla Lodigiana) con 13.00.

 

C’era grande attesa anche per i 100m col confronto tra Michael Tumi (Atletica Vicentina) e Fabio Cerutti (Riccardi). È un bel testa a testa che si risolve in favore del veneto per soli 2 centesimi (10.40 a 10.42). Simone Collio (Pro Sesto) non va oltre al quarto posto, dietro pure al 10.80 di Alberto Boretti (CUS Genova).

Nell’alto, senza Alessia Trost che si è dovuta accontentare della Finale Argento, Elena Meuti (Audacia) chiude la sua carriera vincendo a quota 1.81. Dietro Elena Vallortigara (Assindustria Padova) fermatasi a 1.78 come Serena Capponcelli (CUS Pisa).

 

Sui 100hs si attendeva Veronica Borsi che è capace di un bell’assolo concluso in 13.24 (in stagione era stata capace di migliorarsi fino a 13.05). L’atleta dell’Audacia regola Sara Balduchelli (Camelot, 13.73) e Alessandra Arienti (CUS Parma, 13.92).

Le barriere maschili premiano invece la new entry della Fiamme Oro Hassana Fofana, oggi vestito col giallorosso della Creberg. Il 20enne chiude in 14.06 davanti alla lotta tra Samuele Devarti (CUS Genova, compagno di allenamenti di Emanuele Abate) e Carlo Redaelli (Riccardi):

 

Asta a Marco Boni (Assindustria Padova, 5.20) davanti all’atleta di casa Matteo Rubiani e a Simone Fusiani (CaRiRi).

1500 risolti al fotofinish. La spunta Abdellatif Elaloiani (Pro Sesto) che riesce a superare il favorito Mohad Abdikadar (CaRiRi) grazie a un guizzo sul filo di lana. 3:53.87 contro 3:53.91. Per l’azzurrino di origini somali si archivia comunque una bella stagione con la finale ai mondiali juniores e la seconda prestazione italiana alltime di categoria. Terzo la promessa Stefano Massimi (Riccardi). Al femminile successo netto di Claudia Pinna (CUS Cagliari), 4:22.92 sulla promessa Alessia Pistilli (Audacia, 4:25.81) e Ombretta Bongiovanni (Fanfulla Lodigiana, 4:27.02).

400 (uomini): un centesimo esatto è quello che separa sulla linea d’arrivo Isalbet Juarez (Creberg) e il tricolore assoluto indoor Lorenzo Valentini (CaRiRi). Tra i due il giro di pista si chiude sul filo di lana: 47.50 a 47.51. Terzo è Fabio Squillace (Riccardi). 400 (donne): una junior sugli scudi. È l’azzurrina Flavia Battaglia. La quattrocentista dell’Audacia oggi mette tutte in riga in 55.64. Le restano in scia Donatella Faedda (CUS Cagliari, 56.21) e Tiziana Maria Grasso (CUS Parma, 56.33). 3000 siepi: il marocchino Jamel Chatbi (Riccardi) la spunta, 8:49.43 a 8:49.85, sull’aviere Devis Licciardi (Pro Sesto ) con il keniano Isaack Kiprotic Tanui in terza posizione (8:54.63). Al femminile successo di Veronica Paterlini (CUS Parma) che, sulla pista dove si allena abitualmente, ferma il cronometro a 10:40.75, staccando la junior Martina Merlo (CUS Torino, 10:43.91) ed Elisa Stefani (Fanfulla Lodigiana, 10:52.84).

Peso (donne): ancora Audacia Record. La forestale Julaika Nicoletti domina con 15.78. Seconda la junior Monia Cantarella (Studentesca CaRiRi, 14.50) e Anna Salvini (CUS Pisa, 14.12).
Disco (uomini): Federico Apolloni vince col 57.14 finale. Alle sue spalle Marco Zitelli (CaRiRi) e Fabio Vian (Atl. Riccardi Milano).
Martello (donne): bel finale di stagione per la promessa Elisa Magni (CUS Parma). La toscana fa 63.11, quanto basta per il sorpasso a spese del 62.38 di Micaela Mariani (Assindustria Sport Padova). Terza con 59.05 l’azzurrina dei Mondiali Junior di Barcellona, Francesca Massobrio (CUS Torino).

4×100 ovviamente all’Audacia che schiera tre vincitrici di giornata: Dariya Derkach (triplo), Flavia Battaglia (400) e Veronica Borsi (100hs) con lo sprint finale della staffettista azzurra Ilenia Draisci. Arriva un imbattibile 46.01. Seconda la Camelot che con Elena Sordelli, Laura Gamba, Roberta Colombo e Marta Maffioletti risponde in 46.41. Terze le portacolori del GS Valsugana Trentino (Olekibe-Marcato-Coly-Albertoni), 47.57.

A chiudere la prima giornata della Finale Oro ci pensano gli specialisti del tacco-punta. Nei 5000 femminili Sibilla Di Vincenzo (Assindustria Sport Padova) arriva davanti a tutte in 23:14.23, seguita a distanza dall’azzurrina junior Elena Poli (Atl. Brescia) in 23:49.50 e dalla promessa Federica Curiazzi (Bergamo 1959 Creberg) in 24:01.11. Sui 10000 metri degli uomini è ancora Atletica Riccardi con la netta affermazione di Andrea Adragna (42:41.23) sul poliziotto Riccardo Macchia (Bruni Pubbl. Atl. Vomano in 43:26.68) e Luca Monteleone (La Fratellanza 1874, 44:30.69).

 

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OA | Stefano Villa

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