Non è stata una questione di pedana. Sì, forse, si sentiva un po' di vento a favore e la rincorsa sbalzava qualcosa in più, ma non mi ha dato grossi problemi. Nel primo salto ho staccato mezzo piede dietro, lo stesso che poi mi sono ritrovata sul nullo del secondo. Nell'ultimo ho tirato un piede dietro nella rincorsa, ma è finito con un altro nullo. Io sono comunque contenta di essere qua. Fino a due anni fa, nel 2009, ero a casa a cercare di guarire dagli infortuni"
La cronaca della gara:
La palermitana delle Fiamme Gialle colleziona un 14,06 (+0.8) inziale con 15 centimetri regalati in fase di battuta e due nulli che lasciano parecchio amaro in bocca. La prima "X" arriva in maniera piuttosto netta con mezzo piede sopra la plastilina e l'azzurra che atterra dalle parti del 14,45 della qualificazione diretta. Il secondo nullo è, invece, praticamente minimo. Mentre alle sue spalle si alza la bandierina rossa del giudice di gara, la 28enne allenata da Michele Basile balza intorno ai 14,20. Una misura che le avrebbe probabilmente permesso di rientrare tra le dodici finaliste, il cui elenco si chiude con il 14,15 della brasiliana Costa.
Solo tre le atlete - le principali favorite per il podio - che hanno centrato la misura di qualificazione: le cubane Yargeris Savigne (iridata in carica), 14,62 (+0.4), e Mabel Gay (14,53/+0.1), e la sorprendente colombiana Caterine Ibarguen (14,52/+0.1). Si giocheranno la finale il 1° settembre (ore 12:20).
Fonte: FIDAL