L’atletica leggera d’eccellenza approda a Torino per il 19esimo meeting internazionale, il 14esimo intitolato alla memoria di Primo Nebiolo, presidente della IAAF dal 1981 al 1999 (anno della sua scomparsa). Appuntamento fissato l’8 giugno allo stadio Nebiolo, immerso nella verde cornice del Parco Ruffini. “È un luogo fantastico” ha affermato alla conferenza stampa di stamattina il presidente della FIDAL Alfio Giomi. “Esiste il progetto concreto di creare un centro federale a Torino sfruttando la presenza di tecnici, atleti e impianti, dei quali questo rappresenta sicuramente un modello all’avanguardia”.
Riccardo D’Elicio, presidente del CUS (organizzatore dell’evento) ha sottolineato in mattinata lo stretto legame tra la sua società e la passione per l’atletica: “Da sempre il nostro è un lavoro di quantità e qualità. Specialmente nel periodo attuale è difficile trovare i finanziamenti necessari per organizzare un meeting importante come quello di Torino; questo ci impone di ottimizzare le poche risorse a disposizione, di inventare progetti originali e massimizzare la collaborazione con gli enti pubblici e la federazione”. La prima edizione della manifestazione si svolse nel 1963: “È la storia dell’atletica italiana, milioni di persone si sono appassionate guardando questo evento. Il mio impegno per il futuro è diffondere questo sport sul territorio piemontese, anche grazie ai prossimi eventi che contribuiremo a organizzare: la Festa dello Sport del prossimo week end e i World Master Games”.
Proseguito senza interruzioni fino al 1983, il meeting fu sospeso, per ricominciare poi nel 1995. Da sempre la mentalità è quella di attrarre i campioni affermati lasciando spazio ai talenti emergenti; da qui la difficoltà di inserire la manifestazione in un calendario internazionale già pieno di impegni. Paolo Bellino, segretario generale FIDAL “Abbiamo studiato un programma di gare che tiene conto delle peculiarità degli atleti italiani. La nostra filosofia è lanciare nuovi personaggi, attraendo allo stesso tempo nomi noti. Per esempio ci sarà la russa Klishina, due volte oro nel salto in lungo agli Europei indoor. Ci sarà un diretta tv di 2 ore, per coinvolgere il maggior numero di persone anche da casa”. Gli ha fatto eco Massimo Magnani, direttore tecnico FIDAL: “L’obiettivo della federazione è costruire un percorso di gare per preparare gli atleti italiani ai grandi eventi. Il meeting avrà i migliori azzurri perché è tappa di valutazione in vista di manifestazioni più importanti, come i mondiali di Mosca ad agosto. Verificheremo alcune discipline, per esempio le staffette maschili e femminili”.
Il 2013 è stato un anno triste per l’atletica del nostro paese: “L’edizione di quest’anno si disputerà in memoria di Pietro Mennea e Ottavio Missoni, grandi persone dal punto di vista umano e sportivo” ha ricordato Giomi. Il quale ha aggiunto: “L’atletica non è solo competizione ma contiene i valori importanti che si ritrovano nella società. La gara è un momento essenziale dell’allenamento e deve essere una festa di sport. Il meeting di Torino diventerà un punto di riferimento per l’atletica internazionale e il parco Ruffini diventerà un polo di attrazione noto in tutto il mondo”. Intervenuto alla conferenza anche l’assessore allo sport Stefano Gallo, che ha ribadito il ruolo del capoluogo piemontese nel 2015 consegnando una medaglia a Giomi e D’Elicio, ambasciatori di Torino Capitale Europea: “La crisi economica si sconfigge con investimenti mirati, fantasia e sostenendosi a vicenda. Il meeting è un appuntamento già famoso, l’impegno è renderlo migliore”.
Ingresso gratuito per disabili e loro accompagnatori, forti agevolazioni anche per universitari, militari e tesserati FIDAL. L’obiettivo è coinvolgere il maggior numero di persone, appassionati di atletica e gente comune, per avvicinare un gran numero di persone alla disciplina regina dello sport e per spingere gli atleti a infrangere gli storici record di campioni del passato, come Marion Jones e Hicham El Guerrouj.
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