Momenti magici al PalaRuffini di Torino, per l’ormai classico Memorial “Primo Nebiolo”, che per molti ha lo stesso spirito del primissimo del 1963. Un filo che, nel cuore degli amanti dell’atletica, non si è mai spezzato. Organizzazione certosina del Cus Torino, con in testa il presidente Riccardo D’Elicio.
Una grande attesa, tante le aspettative, una serata di giugno che ha emozionato tutto lo stadio Primo Nebiolo a partire dalla cerimonia di apertura, con la Sfilata degli ATLETI CUS TORINO e delle Società Fidal. Un programma denso e tutto da seguire.
Veniamo ai risultati degli atleti più attesi.
Partenza con il botto, di pistola naturalmente, per lanciare gli atleti dai blocchi dei 100 metri.
Sul versante maschile, la vittoria è di Jacques Harvey, campione mondiale universitario. con un tempo di 10.26, un centesimo in meno della Fiamma Oro, Michael Tumi, reduce da un ottavo posto nell’appena concluso Golden Gala di Roma, con un risultato di 10.29. Terzo classificato, Calesio Newman, che ruba il podio al torinese Fabio Cerutti.
Per quanto riguarda i 400 metri maschili, tripletta delle Fiamme Gialle. Matteo Galvan (46.40) al primo posto, atleta legato a Torino dall’oro 2009, seguito dalla stella valsusina, classe 1993, Michele Tricca (46,87) L’allievo di Augusto Fontan, Michele Tricca ha approfittato per confermare il minimo per gli europei Under23. Al terzo posto infine si posiziona Andrea Barberi con 47.10, il cui personale però è di 45,19.
I 400 metri ostacoli femminili vedono un podio internazionale, al primo e al secondo posto le statunitensi Muhammad e Spence, al terzo Annerie Ebersohn. Stesso vale per i 100 m femminili con il primo posto USA di Chauntae Bayne (11.31), Olesya Povh (Ucraina) al secondo e Aleen Bailey al terzo.
I 110 ostacoli maschili hanno visto il cubano e campione olimpico a Pechino 2008 Dayron Robles Planes, classe 1986, in primo piano ma non al primo posto, con un risultato comunque soddisfacente vista la situazione fisica che lo ha rallentato per quasi un anno. A fine gara, indossando con orgoglio la maglietta di Torino 2015, ha dichiarato la sua delusione: ” Mi sono sentito come fossi un bambino che non aveva mai corso nella sua vita.”Il vincitore è l’americano Osaghe con 13.49. Al secondo il francese Bascou, Mazac soffia il terzo posto al primatista italiano Emanuele Abate
Come previsto, grande sfida anche sui 100 ostacoli femminili. Nuovo record del Meeting con 12.64 dell’americana Queen Harrison. Lolo Jones si aggiudica il secondo posto per 10 centesimi in più. Ricordiamo che Lori “Lolo” Jones vanta due ori Mondiali indoor nei 60 ostacoli. Al terzo posto la vice-campionessa mondiale indoor in carica dei 60 metri ostacoli, Tiffany Porter, atleta che fu a stelle e strisce e poi naturalizzata britannica. La primatista italiana Veronica Borsi, che a Orvieto ha da pochissimo ottenuto un tempo di 12.76, si è dovuta accontentare di un settimo posto con un risultato di 13.14, molto lontano dal suo personal best.
Anche il salto in lungo femminile non ha risparmiato in adrenalina, Darya Klishina, la bellissima campionessa europea indoor di salto in lungo a Goteborg, dopo un inizio promettente non è riuscita a dare il meglio di sé, forse stanca dal Golden Gara romano appena concluso, e si è dovuta accontentare di un secondo posto con 6.59, lasciando il primo posto alla statunitense Funmi Jimoh che ha acceso a battiti di mani l’intero stadio arrivando a 6.63 m . Il bronzo va infine a Lauma Griva con 6.54 m.
Questa edizione verrà ricordata sicuramente, soprattutto per il calore del pubblico che ha saputo dare forza a tutti gli atleti e per le tante sorprese, a partire dal ritorno di Dayron Robles Planes, dalla performance di Michael Tumi e dal successo, solo rinviato, della bellissima atleta russa Darya Klishina.
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