Atopos - Variabili Umane. Scene di ironico strazio, d’odio e d’amore, di...

Da Lametamorfosiftm
Da Giovedì 17 a Domenica
20 Novembre 2011 al Teatro Ringhiera di Milano

Compagnia ATOPOS
Prima Nazionale
VARIABILI UMANE
(scene di ironico strazio, d’odio e d’amore, di...)

Compagnia Atopos / progetto e regia / Marcela Serli, donna biologicamente femmina / drammaturgia Marcela Serli e Davide Tolu, uomo transessuale (FtoM) / Con Irene Serini - donna biologicamente femmina, queer, attrice, Marta Pizzigallo - neodonna, attrice, Antonia Monopoli - donna transessuale (MtoF) referente sportello trans Ala Milano Onlus, Laura Caruso - donna transessuale (MtoF), formatrice aziendale, Matteo Manetti - uomo transessuale (FtoM), attore, Maxine Na’vì - donna transgender (MtoF), medico, Andrea Forzani - donna transgender (MtoF), dirigente aziendale, Noemi Bresciani - donna biologicamente femmina, danzatrice, Alessio Calciolari – uomo biologicamente maschio, dragqueen, danzatore, Gianluca Di Lauro - uomo biologicamente maschio, dragqueen, attore, Sheina Pecchini - donna transessuale (MtoF), ispettore di polizia, Cesare Benedetti - uomo biologicamente maschio, danzatore, Marco Caserta – uomo transessuale (FtoM), disoccupato e con i neosposi Gaia Saitta - donna biologicamente femmina, attrice, Hervé Guerrisi – uomo biologicamente maschio, attore / Immagini di Maddalena Fragnito - donna biologicamente femmina, artistiva visiva con la collaborazione di Renzo Francabandera - uomo biologicamente maschio, artista visivo / Ricerca musicale di Francesca Dal Cero - donna biologicamente femmina, regista radio / Consulenza ai costumi, Giada Masi – donna biologicamente femmina, costumista
PRIMA NAZIONALE
Vincitore del premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche “Dante Cappelletti” 2010
Note di regia
Alla ricerca dell’identità perduta:
1. saper guardare I nostri desideri
2. affrontare le nostre paure
Sono le mie premesse per questo intenso e felice lavoro che da un anno mi accompagna e mi da linfa vitale. In questo anno ho capito che un transessuale è sempre in via di definizione, che è in transizione sempre. E soprattutto ho capito che anche noi “normali” siamo in via di definizione sempre, e a volte senza saperlo.
Aderisco davvero a me?
Qual è la mia reale identità?
Uomini che non sono (sempre) uomini. Donne che non sono (sempre) donne. Espulsi dal mondo degli altri. Un insieme di variabili umane che vagano in una terra di confine senza riconoscibilità. Sono gli esclusi. Questa è la storia di un popolo offeso e della sua rivincita.
Come una tragedia greca, canteremo la nostra storia. Racconteremo la nostra sventura ma anche le nostre visioni di felicità. Questa è anche la storia di una scoperta rivoluzionaria:
Che cos’è che distingue una femmina da un maschio?
Tra l’essere uomo e l’essere donna c’è un ponte.
E’ insito in noi, ma ci hanno insegnato ad avere paura di varcarlo. Eppure...noi siamo per natura l’unione di maschile e femminile. Siamo esseri intersessuali.
In scena, tredici persone con diverse identità genere. In scena donne, uomini e persone transgender che hanno affrontato o stanno affrontando una transizione verso il maschile, il femminile o un genere non definito. In scena parlano, danzano, cantano la propria diversità, il proprio sguardo sulla società, sugli altri, su di sé. In scena uno schermo, una ricerca in diretta su internet, a proposito delle definizioni che ci danno, che ci diamo. Solo storie vere.
Ognuna delle persone coinvolte in questo progetto ne sono parte fondante, lavorano con me a scoprirsi, a nascondersi, a rivedersi. Molti di loro non sono attori né danzatori professionisti, ma sono professionisti nel loro lavoro, economisti, medici, ispettori di polizia, sposati, genitori, una ex prostituta oggi consulente per una onlus, e gli altri, artisti vari, tutti insieme lavoriamo sulle nostre paure, su da dove veniamo e su dove vogliamo andare, sui nostri desideri. E tutti insieme facciamo un percorso sempre in via di definizione, come le persone in transizione. Uno spettacolo professionale, con professionisti della vita, della lotta per la vita. Uno spettacolo pulito tecnicamente, sporco emotivamente.
Marcela Serli
“Variabili Umane” dunque è la storia di un’identità strappata, mancata. E del desiderio di trovare “casa”.
Un canto di esseri umani.
Un canto d'amore e d’odio per “essere” umani.
Una dedica all'incomprensione.
Un canto per chi non capisce.
Un urlo di rabbia, di vita.
Un urlo parossistico, fottutamente indigesto.
Una danza di corpi buffi e belli che desiderano essere amati.
Una tragicommedia sull’ ignoranza e una ricerca continua…
Chi sono io veramente? E ciò che sto guardando: sei tu o sono io?
Le variabili umane entrano nelle menti come un elettroshock. Guardami!
Guardami: cosa devo fare per farmi amare?
“VARIABILI UMANE” ha vinto il premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche “Dante Cappelletti” 2010
motivazioni del premio:
Con la decisione, né facile né superficiale, di affidare a una dimensione di spettacolo un laboratorio nel quale si è toccato alla radice il problema dell’identità biologica, civile ed emotiva della persona, la compagnia ATOPOS fa sì che il teatro diventi luogo di visibilità per una biopolitica, e ancora più in profondità, per una condizione umana che non avrebbe altrimenti luoghi in cui manifestarsi. Una prova di coraggio, determinata e sincera, Una partitura scenica in cui il tema dell’ambiguità si declina in linguaggio che richiama le forme epiche dello spettacolo di varietà, nelle sua dimensione aperta, grottesca, anti-naturalistica, plurale.

Teatro Ringhiera
Via Boifava, 17 - 20142 Milano

BIGLIETTERIA
 TEL. 02.84892195
(apertura un’ora e mezza
prima dello spettacolo)

INFO E PRENOTAZIONI
TEL. 02.58325578 / 02.87390039
(da Lunedì a Venerdì dalle 10.00 alle 18.00)

ORARIO SPETTACOLI
(tranne dove diversamente indicato):
da Mercoledì a Sabato 20.45
Domenica 16.00




Fonte: http://www.atirteatro.it/tmp/html/stagione/letturaDB.php?key=19 


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