Attendendo il quorum...

Creato il 13 giugno 2011 da David Incamicia @FuoriOndaBlog

di David Incamicia |
Non so voi, ma io stamattina non riesco a trattenere l'agitazione. Sono qui al seggio elettorale che osservo le persone una dopo l'altra riporre le quattro schede variopinte dentro le urne. Scatole che sembrano custodire non solo l'esito dell'ennesimo appuntamento con la democrazia ma la densa suspense di un verdetto che, comunque vada, sarà un ulteriore macigno su quel sistema di potere e di relazioni sociali costruito in quasi vent'anni da un Paese decadente e stordito. Un Paese che da qualche tempo è come se avesse deciso di rompere il lungo incantesimo, per riappropriarsi rabbiosamente del proprio presente e di un futuro sempre troppo lontano.
Dopo le tante e ripetute manifestazioni di ribellione civile dei mesi scorsi, dopo lo tsunami delle amministrative di appena qualche settimana fa, ora la sensazione è che i quattro referendum in corso stiano lì lì per passare alla storia. Lo so, meglio fare gli scongiuri e rimanere vigili. Anche se molti osservatori e analisti continuano a ripetere che i quesiti alla fine saranno validi, e che alle 15 di oggi l'affluenza sarà superiore al 50 per cento. Però, a prescindere dal risultato finale, lasciatemi immaginare la disperazione un uomo cupo in volto - e stavolta non per l'abbondante cerone - chiuso nella sua fortezza sarda ad esclamare ad ogni rilevazione delle percentuali: "cribbio!".
L'Italia ha deciso di far sentire alla politica e alle istituzioni tutto il peso della sua pluriennale frustrazione. Non dico che ha scelto "senza se e senza ma" il radicale cambiamento, ma di sicuro è giunta alla determinazione che un lungo periodo, opaco e controverso, deve essere chiuso. Il periodo dell'"uomo solo al comando", e dei suoi vizi privati che hanno finito per invadere la sfera pubblica. Il periodo della menzogna eretta a sistema, delle macchine del fango, del livore, dell'assenza di sobrietà e civiltà nei rapporti umani e nella gestione della res publica, della corruzione e dell'illegalità ostentate. Il periodo, insomma, dell'interesse particolare perseguito con arroganza a discapito e al di sopra dei bisogni della collettività.
Per il premier (tanto per non fare nomi), che aveva chiaramente invitato all'astensione, quanto sta avvenendo rappresenta un'altra lama conficcata nel petto. E se a urne chiuse sarà un 45 o un 49% invece che un 51% (tranquilli, sto continuando a grattarmi) "lui" sarà finito lo stesso come leader carismatico e (finto)rivoluzionario, sempre più ostaggio del proprio terrore, che lo spinge a non percepire più la realtà, e dei partiti e singoli parlamentari che gli stanno accanto pronti ad alzare l'asticella della loro volubile fedeltà, magari già a partire dalla prossima verifica di fine giugno.
In ultima analisi, quella che uscirà di nuovo dalle urne sarà un'Italia sempre meno berlusconiana, pur senza aver già optato per una alternativa stabile e definitiva. E ancora una volta, non sarebbe completamente la vittoria degli altri ma soprattutto la sconfitta di "Berlusconia", come fu definito qualche tempo fa il regno di Berlusconi in un efficace articolo del francese l'Express. Uno spaccato dominato dal più esasperato edonismo di cui voglio in questa occasione, sperando serva ad esorcizzare la jella e a soffiare sulle vele del quorum a portata di mano, elencare i capisaldi dalla A alla Z.
A come AmoreA Berlusconia ci si ama fino a scoppiare, innanzitutto a parole. "L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio" è lo slogan ricorrente nelle campagne del Cavaliere. E in effetti, nelle intercettazioni telefoniche sulla vicenda Ruby [Vedi la lettera R], tutti si chiamano "amore" (amo', in romanesco) o "tesorino", a cominciare dalle giovani amazzoni tra di loro. Ed emerge un quadro dove l'amore, quello "fatto", la fa da padrone.
B come Bunga bungaParola assente nel vocabolario corrente. La sua prima comparsa in Italia risale al 2009. Da quel momento i giornali dedicano ampi spazi di riflessione a questo vocabolo che descrive le festicciole nelle ville di Berlusconi, a meno che non si tratti del rumore che fanno gli italiani sbattendo la testa contro il muro ogni volta che pensano a chi hanno dato il voto in tutti questi anni...
C come Cinquemila "Cinquemila?", chiede una mamma alla figlia per sapere quanto Silvio le ha dato la sera prima. Era la [tariffa] media per ogni bunga bunga. Senza parlare della serie di regali in gioielli, orologi… Perché "Papi", come lo chiamano le ragazze, è diventato un registratore di cassa che dà da mangiare a tutta la famiglia. Almeno finché rimane a Palazzo Chigi...
D come DragoIl nomignolo che gli ha affibbiato l’ex moglie Veronica. Fu lei a spiegare al mondo nel 2009, prima di divorziare, che Silvio frequentava delle "vergini". E che abbisognava di farsi curare da qualche "rattusologo" in gamba. Ma a quanto pare, a distanza di anni e come rivela il suo amico Briatore, "Silvio è ancora malato"...
E come EmmaLa presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che mai ha ceduto alle insistenze del "nostro", in diverse occasioni non ha fatto mancare critiche al governo. Anche ultimamente: "Quando sono all’estero, dico sempre che esiste un’altra Italia, che va a letto presto e si alza presto per andare a lavorare"...
F come Fede All'anagrafe Emilio, 79 anni, direttore del TG4 e factotum del Cavaliere da anni. Factotum a tal punto da essersi perfino inventato, assieme al sodale Lele Mora, un nuovo mestiere: fornitore di carne fresca per le sue "serate rilassanti" (Silvio dixit), con tanto di cresa sulla spesa...
G come Giornalisti"Pagliacci bugiardi", "Cancro dell’umanità", eccetera eccetera. Salvo eccezioni, ovviamente. Oggi le grandi testate televisive nazionali (Rai e Mediaset, o se preferite Raiset) sono fortemente influenzate dal Cavaliere. Senza dimenticare i vari "giornali di famiglia". Ma per fortuna gran parte della carta stampata è ancora libera ed esistono oasi televisive come la7 e come Rai 3. Almeno fino a ieri, dato che è già cominciata l'intensa opera di smantellamento di quella che una volta fu definita da Berlusconi stesso come "Tele Kabul"...
H come HaremSi chiamano Barbara, Iris, Imma, Concetta… Tutte appariscenti come delle Ferrari, tutte ventenni o giù di lì. Nicole Minetti [Vedi la lettera N], 25 anni e sua ex igienista dentale poi promossa per "meriti acquisiti sul campo" consigliere regionale della Lombardia, gestisce il bordello ufficiale. In una delle tante intercettazioni del caso Ruby la si sente proferire: "Ne vedrai di di tutti i tipi. Ci sono le disperate per cui questa è l’occasione della loro vita. C’è la sudamericana che arriva dalla favela e non parla italiano. Ci sono le puttane e quelle che lo sono a metà"...
I come Imperatore (in agonia)I più smaliziati paragonano Silvio e Caligola. Del resto, entrambi hanno avuto la premura di nonimare in parlamento esemplari faunistici assai pregiati... Zoccole [Vedi la lettera Z] o cavallo, la differenza è minima.
J come JellaLa lettera è caduta in disuso da tempo nel nostro Paese. Fino a ritrovare nuovo splendore nell'ultimo decennio grazie proprio a Berlusconi. Se ci pensate bene, quante cose nefaste sono accadute, non solo all'Italia, da quando lui è al potere?
K come KantorowiczStorico tedesco, certamente non è l’autore preferito di Berlusconi. Ha scritto il classico sulla rappresentazione medievale del monarca "I due corpi del re": uno carnale e destinato ad appassire, l'altro simbolico e immortale. A ben guardare, Berlusconi li riunisce entrambi in sé.Ossessionato dall'eterna giovinezza da un lato, col volto perennemente coperto di cerone, gli immancabili rialzi nelle scarpe e la chioma che va e viene. D'altro canto, è l’uomo comune divenuto monarca e proprio per questo spiritualomente "immortale, inattaccabile, indistruttibile". Fino ad oggi...
L come LuiNelle intercettazioni, appare così: "Lui, il grande", o semplicemente "Lui". Un onore toccato in passato solo ad un illustre predecessore, più o meno della stessa altezza ma con qualche capello in meno. A volta è come se fosse quasi una visione teologica: "Lui, Gesù", lo indica Ruby; "L'Unto del Signore", si è sempre definito "lui" stesso fin dalla prima ora. Quasi a ricordarci con chi avremmo dovuto prendercela...
M come Milan ACEbbene sì, diamo a Cesare quel che è di Cesare... Il Milan è la sua vetrina, la squadra che vanta il miglior albo d'oro d'Europa. Ma non dimentichiamoci di Mediolanum, Mediaset, Mondadori, a riprova del fatto che pure là dove il tipo ci sa fare esiste l'evidente germe del torbido.
N come NicoleLa consigliera regionale Minetti ed ex dottoressa Bunga Bunga parla con disprezzo del suo vecchio mentore quando viene intercettata al telefono: "È un vecchio, una merda, vuole solo salvare quel suo culo flaccido". Vatti a fidare delle amiche...
O come OlgettinaIl nome della via di Milano 2, la città satellite costruita da Berlusconi negli anni '70, dove erano ospitate a scrocco le "Papi girls". In uno degli appartamenti in questione hanno trovato alcuni chili di cocaina. Ma forse era solo zucchero a velo per le feste serali...
P come PremierE' la carica pubblica ricoperta per tre volte da Berlusconi. L'attuale mandato dovrebbe terminare, salvo sorprese, nel 2013. Il Cavaliere vuole portare la legislatura fino al suo termine naturale e non capisce proprio perché dovrebbe dare le dimissioni. Processi, scandali, batoste alle amministrative, possibile trionfo dei referendari... Si tratta di inezie finché c'è Scilipoti in maggioranza.
Q come QualunquementeIl titolo di un film che ha battuto i record di incassi e che rende bene l'idea del berlusconismo e dei suoi effetti sulla società italiana. Il protagonista, impersonato dall'immenso Antonio Albanese, si chiama Cetto La Qualunque. E' un politico rozzo, che vive circondato da belle ragazze e corrompe gli elettori per ottenere la carica di sindaco. Il quotidiano La Repubblica ha scritto che Cetto è un coglione, ma sa di esserlo e ne è perfino sinceramente orgoglioso. "Qualcuno" avrebbe molto da imparare quanto a consapevolezza...
R come Ruby RubacuoriLa ballerina di samba, vero nome Karima El Mahroug, che ha messo il Paese sottosopra parlando di bunga bunga quando ancora non aveva 18 anni. Si è fatta arrestare per furto e Berlusconi in persona ha chiamato i poliziotti in piena notte per farla rilasciare, spiegando che era la nipote del presidente egiziano Hosni Moubarak. E manco a farlo apposta, qualche mese dopo Mubarak è caduto...
S come SorrisoCome quello di Silvio, affascinante e impressionante, immutabile e contagioso. Bisogna averlo visto almeno una volta nella propria vita, direbbe il fido Bondi, per comprendere che esso solo è già una garanzia per un lieto fine. Forse...
T come TribunaleL'incubo di Berlusconi. Sono anni che quei "malati di mente", "comunisti" e "talebani" di magistrati lo perseguitano per corruzione, odore di mafia, frode fiscale, sfruttamento della prostituzione minorile…
U come Una storia italianaTitolo della pubblicazione che Berlusconi ha inviato a tutte le famiglie durante la campagna elettorale del 2001. Raccontava la favola del figlio di un impiegato di banca che ha iniziato raccontando barzellette e facendo il cantante, cercando di tanto in tanto di piazzare in giro qualche aspirapolvere. Mancava l'ultimo capitolo, ma a naso sento di affermare che non si sarebbe differenziato molto dagli inizi...
V come VelinePupattole per programmi di intrattenimento. Mute e mezzenude, servono solo per convincere il telespettatore a non cambiare canale. Ogni anno centinaia di italiane fanno provini nei centri commerciali del Paese per diventare "veline". A volte può portar bene, spianare la strada per un seggio nel parlamento nazionale o europeo e addirittura per qualche ministero...
W come WikiLeaksTutto il pianeta ha avuto quello che si meritava nei telegrammi diplomatici americani. Compreso Berlusconi. Alla fine del 2009, lo vedono "...fisicamente e politicamente fiacco. Il suo debole per le notti brave e le feste non gli permettono di riposarsi abbastanza. E' vanitoso, irresponsabile e inafficace". Che bestie che siamo... C'era bisogno di WikiLeaks per scoprirlo!
X come X-FactorVi ricordate di Patrizia D'Addario, la escort che aveva rivelato di aver passato una notte di fuoco con Silvio sul lettone di Putin? Si è rifatta viva dopo l'esplosione del caso Ruby per assicurare "urbi et orbi" che quel giorno c'erano pure altre ragazze, di cui oggi una lavora per la presidenza del Consiglio e un'altra è stata selezionata per la trasmissione X-Factor. Della serie: il letto a baldacchino di Silvio vale più di un curriculum bocconiano (non fate gli spiritosi) e di mille provini...
Y come YespicaShowgirl venezuelana, fra i 28 testimoni a favore presentati dal solerte Ghedini che giurano di non aver mai visto ad Arcore "nè strip-tease nè bunga bunga". Può darsi... dopo una certa ora era d'obbligo bendarsi gli occhi.
Z come ZoccoleSinonimo di puttane, troie ed altri analoghi epiteti relativamente inevitabili nelle 782 pagine dell'atto di accusa della procura di Milano, primo grande studio sociologico su Berlusconia e dintorni... Qualcuno, poi inzoccolitosi a sua volta, ci ha fatto pure un libro di successo: "Mignottocrazia".
Dai Silvio, non disperare... Tu, che sei uomo di spirito (ora capisco il proibizionismo americano), potresti sempre aderire al celebre motto di La Rouge. E proprio ora che pensi di aver toccato il fondo puoi scoprire di avere ancora una carta in mano: una bella vanga per cominciare a scavare! Dalle 15 di oggi pomeriggio, si spera.

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