Attenzione alle foto false di Steve Jobs malato [UPD 2011/08/28]

Creato il 27 agosto 2011 da Tnepd

La foto di Steve Jobs emaciato è probabilmente un falso

L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Sta cominciando a circolare una fotografia di Steve Jobs che lo ritrarrebbe in pessime condizioni di salute. La foto è stata lanciata dal sito di gossip TMZ, ma presenta vari indizi di manipolazione. Reca il credit “Bruja/PacificCoastNews.com”, ma sul sito di paparazzate citato non c’è traccia di questa foto. Sto aspettando conferme, ma nel frattempo sarebbe opportuno non diffonderla acriticamente o darla per autentica (Ansa; Melablog.it, che poi ha corretto). Quand’anche fosse autentica, pubblicarla sarebbe squallido.

Più in generale, è probabile che gli spammer e i creatori di virus e malware assortito si scatenino creando esche basate sull’interesse morboso per questo genere di immagini. Meglio essere prudenti.

Aggiornamento (12:55)

Ho contattato Paolo Bertotti di Photobuster: nota che la guancia di Jobs rivolta verso la fotocamera ha un curioso effetto concavo-convesso, probabilmente dovuto alla compressione o a una pareidolia (dettaglio qui accanto, nel qule si nota anche uno strano “scalino” nei tendini del collo a sinistra); segnala che c’è una “strana attaccatura ‘luminosa’ sul collo di Jobs in corrispondenza della maglietta” e che i contorni della gonna indossata da Jobs sono “molto più definiti per esempio dei contorni della maglietta, è quantomeno strano e si nota nella parte bassa della gonna”.

“Le ombre e le luci nella foto sono però per così dire ‘regolari’”, aggiunge, “non si notano anomalie sull’illuminazione (e se è un fotomontaggio hanno fatto veramente un ottimo lavoro)”; inoltre “sui contorni della testa di Jobs non si notano elaborazioni: solitamente in questi casi scontornare una persona con la capigliatura come quella di Jobs (molto diradata e con capelli in trasparenza con lo sfondo) diventa una tragedia: si sarebbe dovuto ricostruire i capelli e sovrapporli allo sfondo.”

“I dati EXIF non sono di grande aiuto, la foto viene pure ‘riconosciuta’ come frutto di un programma di foto editing che utilizza codifica Adobe (son due foto montate assieme….per forza!)”

Dal punto di vista del contesto, c’è la perplessità di Bertotti (che condivido) sul fatto che Jobs indossa appunto una gonna (correzione: non è una gonna, ma probabilmente maglia più pantalone). È altrettanto bizzarro e implausibile che un uomo sempre così attento all’immagine si sia fatto vedere e fotografare “vestito alla bell’e meglio con una gonna, una maglietta trasandata con mezza manica tirata su, dei calzini con dei Birkenstock”.

Bertotti precisa che le sue osservazioni sono mere ipotesi, non avendo il file originale ma solo una copia a bassa definizione e degradata; io ci aggiungo il dettaglio curioso dell’interruzione sfumata della ringhiera a sinistra (dettaglio qui accanto).

Tutti gli indizi, insomma, sembrano suggerire un falso.

Aggiornamento (17:00)

Melablog ha corretto il proprio articolo con apprezzabile trasparenza.

Aggiornamento (17:10)

Fabio di setteB.IT mi segnala che la “gonna” sembra in realtà una maglia più un pantalone, come si nota aumentando luminosità e contrasto dell’immagine:

Aggiornamento (2011/08/28 8:45)

Grazie ai commenti dei lettori, segnalo che lo sfondo della fotografia corrisponde all’ingresso dell’abitazione di Jobs a Palo Alto, in California, come si può vedere in Google Street View oppure presso AllAboutSteveJobs.com (foto qui accanto): si riconoscono la sommità caratteristica della colonna che regge il cancello d’ingresso (visibile a destra in alto nella foto sospetta) e l’arco di legno nel giardino (in alto a sinistra).

Ho chiesto il parere di ErrorLevelAnalysis, perché un primo test sui livelli d’errore dell’immagine sembra indicare livelli molto differenti per gli indumenti di Jobs rispetto al resto dell’immagine, come si può vedere qui sotto:

In questo genere di analisi le differenze di qualità (livelli d’errore) vengono rappresentate tramite colori differenti: più è chiara una zona, meno volte è stata ricompressa. In una foto non ritoccata i livelli sono sostanzialmente uniformi, ma qui non lo sono. È possibile che la fotografia sia stata semplicemente schiarita in alcune zone, ma la spiccata differenza di livelli d’errore è un forte indicatore di manipolazione.

A chi mi chiede un verdetto finale: finché non viene presentata l’immagine originale in alta risoluzione, non è prudente dare giudizi definitivi. Sulla base dei pochi dati disponibili, per ora è probabile che l’immagine sia falsa o comunque manipolata significativamente. In ogni caso è di pessimo gusto.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

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