Magazine Lifestyle

Attenzione. Il regalo migliore.

Creato il 01 dicembre 2014 da Agipsyinthekitchen

Ho conosciuto Serenella in una giornata di pioggia. Siamo partite da Milano, la mia video editor ed io, a bordo della mitica Mini. Pioveva a dirotto, una delle prime giornate autunnali vere e proprio. Musica in diffusione, chiacchiere e fame, come sempre. Il mio pensiero era trovare una buona panetteria dove comprare un po’ di focaccia da portare a quel golosone del mio fidanzato. Stivali, calzettoni, cappello e tanta voglia di conoscere questa Serenella, che è di genova, come la mia adorata nonna, e come la mia adorata nonna ama cucinare, ama le sfide, ama amare.

Arrivati, siamo state accolte nel suo incredibile ristorante, dal suo incredibile sorriso e dall’altrettanto incredibile profumo di cibo genuino che stava preparando nella sua cucina. Ci ha coccolate, davanti a focaccia fatta in casa, il nostro bicchiere di Zacapa rum ricotta speciale, abbiamo parlato della vita. Della famiglia. Di litigi che allontanano e chiarimenti che rischiarano orizzonti. Di quanto questo viaggio sia un soffio e che sia inutile perdersi in situazioni che non fanno per noi.

Non bisogna mai, mai vergognarsi delle proprie cicatrici, perché sono solo segni. Che dimostrano che abbiamo lottato e che abbiamo superato dolori ed esperienze.

_D9A8780

_D9A8782

_D9A8794

Il miglior dono che possiamo fare quest’anno a chi amiamo è l’attenzione. Attenzione per il loro quotidiano, che ognuno combatte veramente ogni giorno i propri demoni e le proprie battaglie, delicatezza verso i sentimenti di queste anime preziose che fanno famiglia: il proprio amore, gli amici, le sorelle di sangue e di cuore, i nostri genitori – cerchiamo di perdonarli, cerchiamo di accettarli con i loro limiti..è un rapporto 1:1.. Noi cresciamo e loro si fanno più anziani. Il tempo passa e i ricordi sono ciò che di più prezioso possiamo regalarci e custodire, che nessuno potrà mai rubarci e che andranno  cementare le nostre gambe, quando e semmai dovremo affrontare terremoti.

Spegniamo la televisione e cuciniamo cene dove poterci guardare negli occhi, capendo cosa effettivamente sia andato male nella giornata, come poter aiutare e difendere, combattendo, chi amiamo. Dobbiamo essere allineati come i soldati alleati. Coesi.

Cerchio della fiducia, clan, tribù, chiamatelo come volete: fatto sta che dal centro di questo agglomerato si produce magia, che si esplica in calore e forza, e che dobbiamo alimentare con…attenzioni.

Non abbandoniamo la nave solo perché è difficile. Lasciamo che quello che ci ha ferito ci forgi in creature più gentili, dandoci nuove sfaccettature, come dei diamanti.

Addormentiamoci abbracciati. Progettiamo fughe romantiche. Continuiamo a donarci. Stiamo attenti: vigili, protesi verso le necessità di chi ci vuole bene. Teniamoci per mano. Baciamoci tanto.

Amare significa dare ali a chi amiamo.Dare farfalle nello stomaco. Amare è attenzione di ogni stato ondoso che coinvolge e turba questo altro, che è vita, respiro urlante di tutto quello che abbiamo sempre cercato, voluto, desiderato.

Quindi gente, doniamo. Ma più di tutto, stiamo attenti. A quelle che sono le necessità, le paure, e i bisogni dell’altro, senza scappare mai più davanti a ostacoli, ma decidendo di rimanere e cementare rapporti e condivisioni di vita.

_D9A8946

_D9A9000

4D9A9080

Tortelli affumicati di erbette e pesce locale suciuppin di pesce di scoglio

Per i tortelli:
150 gr farina 00
150 gr semola rimacinata di grano duro
6 tuorli
acqua q.b.
un pizzico di sale
poco olio evo

Formare una normale sfoglia e stenderla sottile

Per il ripieno:
500 gr di erbette
500 gr di pesce fresco pulito (gallinella, triglia, serra etc.)
1 cucchiaio di prescinsoa (cagliata ligure)
1 cucchiaio olio evo
1 pezzetto di zenzero fresco grattugiato
sale q.b.
Cuocere le erbette al vapore, strizzarle bene, tritarle a coltello con il pesce crudo e formare il ripieno con il resto degli ingredienti.
Fare i tortelli con la forma desiderata.

Per il ciuppin:
1 kg di pesce di scoglio (triglie, pescatrici, tracine, gallinelle et)
100 gr fra carota, sedano e cipolla tagliati grossolanamente
500 gr pomodori maturi o pelati
sale, pepe, olio evo
vino bianco 1 bicchiere
aceto di vino bianco

Pulire ed eviscerare il pesce e farlo rosolare in una casseruola alta con poco olio evo ed i sapori. Bagnare quindi con il vino bianco ed aggiungere i pomodori. Spruzzare con l’aceto e coprire con ghiaccio ed acqua fredda. Cuocere per circa 1 ora e mezza, quindi passare al passaverdure per almeno due volte: si otterrà un brodo denso da correggere di sale.

Cuocere i tortelli in acqua bollente salata, scolarli ed accomodarli nel piatto contornando con ciuppin caldo. Affumicare con segatura di faggio in campana.

_D9A9017

_D9A9048

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :