Tornera’ questa notte in Sardegna la salma di Giovanni Masia, di 85 anni, il pensionato morto nel naufragio della nave Costa Concordia. Il corpo dell’uomo, sottoposto ieri nell’ospedale di Orbetello (Grosseto) ad una autopsia per accertare le cause del decesso, dovrebbe giungere poco dopo le 22 nell’aeroporto di Elmas. La salma verra’ poi trasportata a Portoscuso dove per domani e’ stato proclamato il lutto cittadino ed e’ previsto, nel pomeriggio, il rito funebre nella chiesa di Santa Maria d’Itria.
In occasione del viaggio Giovanni Masia aveva avuto quasi un triste presentimento, parlava del suo ultimo viaggio per convincere il figlio ad accompagnarlo nel secondo viaggio di nozze, quello in cui ha perso la vita.
Dopo il naufragio il figlio Claudio è rimasto a cercare il padre in Toscana dopo aver fatto rientrare in Sardegna la madre Giuseppina, la moglie, i due figli e l’altra nipotina. Disperate le sue ricerche negli alberghi, nei luoghi di accoglienza, fino alla tragica notizia in un albergo di Orbetello Giovanni Masia, è stato ritrovato nel ponte 3, con il giubbotto di salvataggio, ma purtroppo riverso a faccia in giù, annegato. E’ stato riconosciuto perché aveva al collo una piastrina con le sue generalità.
La famiglia Masia si era ritrovata nel punto di raccolta indicato, Claudio ha caricato sulle scialuppe la moglie, i figli, la madre 84enne e la nipotina, poi si è girato e non ha visto più il padre.
Erano 208 sardi sulla Costa Concordia, 142 si erano imbarcati a Cagliari.