Magazine Diario personale
La notte precedente non avevo dormito molto, causa Fashion Night a cui ero voluta andare con delle amiche e che mi aveva vista tornare a casa all'una e mezza con una fame che metà basta. (sti' mortidifame offrivano solo dei miseri grissini..ma amme' quello mi apre solo lo stomaco, che me ne faccio di due grissini, cazzo!)Oltre a ciò la sera del fattaccio ero anche stata in palestra, un'ora a cercare di imparare una coreografia che sembra stia calpestando cacche tutto il tempo...ma vi risparmio i dettagli.Insomma, viste queste premesse, la vostra cara Olivia c'aveva un sonno che manco un orso in letargo...e me la stavo ronfando della grossa quando ho sentito quel rumore...sì...lui...IL rumore del terrore! (ore 3:50)La mia mente ha iniziato a produrre strane idee e vi assicuro che mi stavo a piglia' l'infartello, qui non si scherza mica.Quello che io ho sentito è stato il rumore di un vetro che si rompe e ho subito pensato che fosse il vaso dell'orchidea, ergo qualcuno lo aveva inavvertitamente urtato ed era caduto....quindi c'era qualcuno sul mio balcone!!Bene, preparatevi che da adesso in poi il pathos aumenta....Premetto che il mio balcone non sporge dalla facciata del mio palazzo ma è verso l'interno, quindi o si tratta dell'uomo ragno oppure dell'uomo pipistrello, non ci sono molte alternative.Comunque, inizio a sudare freddo e a tirare porconi in testa che no dai, il ladro dopo nemmeno tre mesi che sono lì anche no! Che poi non c'è un cazzo da rubare nel topolocale a parte la tv con tubo catodico e senza decorder della nonna!Decido di agire, insomma, affronterò il ladro..e lo farò armata di....padella!Sì, dopo aver acceso tutte le luci di casa giusto per far notare che mi ero svegliata, ho preso la padella con cui mi ero fatta una frittata la sera prima e mi sono avvicinata alla tapparella. All'inizio ho pensato di abbassarmi a guardare se gli vedessi le scarpe dallo spiraglio lasciato aperto ma mi sono bloccata: e se il ladro facesse lo stesso e me lo trovassi naso a naso? Lì l'infarto mi sarebbe venuto di sicuro! Quindi ho fatto l'unica cosa che potevo fare...ho abbassato la tapparella e chiuso le finestre. Tipo che se fossi sopravvissuta al ladro sarei comunque morta soffocata. Lo so sono un genio, amatemi.Sempre con la padella in mano, mi dirigo verso il bagno e cerco di carpire dei movimenti, dei rumori ma non sento niente e allora penso che questi (non so perchè ad un certo punto mi son convinta fossero due) si fossero seduti tranquillamente sulla mia poltrona ad aspettare che tornasse la quiete in casa. E pensare che sul balcone avevo appena steso le mie mutande con i gatti e i cuoricini...che figura di merda! Già li vedevo ridere di me....Ma non divaghiamo che qui si entra nel clou. Son lì che crollo di sonno e decido che terrò la luce accesa tutta la notte ma almeno torno sotto le coperte. Ed è quello che faccio....con la padella in una mano e il cellulare con la cover leopardata nell'altra. Un figurino...Niente, passa mezz'ora e io mi spavento ad ogni singolo rumore: dal frigo che decide di animarsi proprio in quel momento, alla vicina con continui attacchi di tosse da una parte e al vicino che va al cesso dall'altra. E io nel mezzo, sotto le coperte.Ideona n.1: la padella non mi serve...prendiamo un coltellazzo, quello sì che fa male! Ho poi deciso di lasciare perdere in seguito a questa semplicissima controindicazione: metti che mi addormento e mi taglio col coltellazzo nel sonno?? Sono sopravvissuta all'infarto, al ladro, alla caldazza e va a finire che muoio dissanguata? No no, rimango fedele alla pentola.Ideona n.2: cazzo, ma io la luce del balcone l'accendo dall'interno...eh eh eh, furbastra che non sono altro, a quei tre (sì nel frattempo siamo a tre...) l'infarto glielo faccio venire io! Tac...e luce fu. E dato che c'è luce vado in bagno e con la finestra chiusa alzo la tapparella che io mica c'ho voglia di stare con questo patema tutta la notte! (ore 4:25)Alzo la tapparella, non si vede niente, decido di giocare il tutto per tutto: se devo morire stanotte almeno lo farò con onore e coraggio. Apro la finestra, con la padella in mano, faccio uno scatto felino con la testa per controllare il balcone e.....non c'era nessuno. Zero, manco un'ombra, un ragno, un lombrico...un cazzo...ecco, manco quello, insomma nada de nada.Più tranquillizzata, mi dico che la mia abile mossa della luce esterna è stato quello che li ha fatti scappare, dove non si sa visto che l'unica possibilità era fare parapendio dal mio balcone per arrivare diretti in strada.Torno a dormire convinta di essermela davvero vista brutta e ora, finalmente, potevo rimettere a posto tutti i mazzi di chiavi che avevo nascosto sotto il cuscino (metti che li prendevano....mi avrebbero rubato la macchina in garage e sarebbero pure passati dai miei! meglio non rischiare...).La mattina seguente mi sveglio, alzo la tapparella ancora un po' scossa ed effettivamente era tutto a posto.Vado in bagno, passo davanti ai due appendini più volte, di quelli trasparenti di plastica che si attaccano alle piastrelle, quelli che non reggono manco una striscia di carta igienica, e faccio tutto quello che devo.Mi infilo la maglietta e cerco i jeans...ah sì, sono in bagno appesi....già...appesi eh? come no?IL rumore del terrore non era stato altro che quell'appendino di merda caduto sotto il peso dei miei jeans! (che si sa, gli appendini cadono sempre di notte..)Ci ho messo qualche secondo per realizzare...poi sono iniziati i porconi.Stasera ho intenzione di attaccarlo con il silicone saratoga, quello super sigillante, quello della pubblicità con la stragnoccolona che sigilla il box doccia e non si scolla manco se viene travolto dalle cascate del Niagara!
Ok, ok, tutto è bene quel che finisce bene e ora potrò tornare a dormire sonni tranquilli ma...mo' chi lo paga a me il parucchiere? che dallo spavento mi ritrovo con la cofana zebrata a strisce bianche?? So' drammi.
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