Di Mario Marrandino. Sono entrati indossando maschere, occhiali e cappelli,. in mano, pinne, fucili, ombrelloni, secchielli e palette. Obiettivo: portare a termine quella che hanno ribattezzato l’operazione “vacanza culturale“: gli attivisti del Teatro Valle hanno occupato simbolicamente l’assessorato alla Cultura di Roma Capitale, dove hanno tenuto una conferenza stampa sulle iniziative estive del teatro.
I ragazzi, insediatisi nella sala riunioni di piazza Campitelli, hanno assicurato di non volersene andare prima di aver ricevuto dal sindaco una data certa per un prossimo incontro. A sera però, intorno alle 19, hanno lasciato le stanze del Campidoglio e sono rientrati alla base: via del Teatro Valle 21. Il Teatro Valle occupato.
Al centro delle loro accuse, non solo il caso Valle, ma anche lo stato in cui versano le politiche culturali. “Per quanto ci riguarda invece, da tempo il sindaco sostiene che la soluzione è vicina, ma sono passati mesi e non siamo riusciti a parlarne. Teniamo qui la nostra conferenza stampa per presentare il nostro progetto artistico dell’estate“. Il tutto rilanciato su Twitter con hashtag #vacanzaromana.
Fulvio Molena, attivista del Teatro Valle, spiega: “Denunciamo il fatto che è incredibile che Roma, Capitale del paese, sia da più di un mese senza assessorato alla Cultura ma soprattutto l’assenza di politiche culturali e il degrado del patrimonio culturale romano. Ormai noi e pochi altri lavoriamo sul contemporaneo a Roma. Ci hanno chiesto di lasciare questi spazi, poi ne riparleremo. Al sindaco Ignazio Marino vogliamo raccontare cosa abbiamo fatto in questi tre anni e quale idea abbiamo di una nuova istituzione culturale. Deve ascoltarci“. Gli agenti della Digos hanno seguito il blitz da fuori, fino alla sua conclusione.