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Attività artistiche per bambini: il guest post di una Mamma Dilettante

Da Mammabook

Attività artistiche per bambini: il guest post di una Mamma Dilettante

(Foto di Mamma Dilettante)

   Ebbene sì, ho aperto il blog ai guest post (per ora solo su invito, mi spiace!) e sono tanto felice di avere come prima ospite Gio, la mia cara Mamma Dilettante.
   Sono capitata da lei più di un anno fa perché avevamo trattato un argomento in comune, e sono diventata una sua lettrice fissa, nel vero senso della parola. Sì, perché se mi piace ridere dell’essere mamma, è anche vero che mi piace altrettanto avere l’opportunità di fermarmi, prendere un po’ di fiato e pensare a cosa sto facendo. E Gio è una che è in grado di cogliere tanti aspetti della vita da mamma, e tante sfaccettature. Gio non si lamenta, non offre soluzioni miracolose (come tante blogger americane…), semplicemente parla, si sfoga cuore in mano e ti fa riflettere, tanto. È una lettura che mi fa bene, a cui non so più rinunciare… e poi devo ammettere che è anche una bravissima restauratrice, e mi piace vedere cosa riesce a combinare!
   Ma insomma, perché ho invitato una mamma così, artistica e dilettante? Come forse sapete, il motivo per cui in questi mesi sto parlando tanto di fare arte col piccolo è che il piccoletto tra poco se ne andrà all’asilo, e io in qualche modo ho un po’ paura di questo cambiamento ‘irreparabile’. Così, ecco, mi è venuto quasi spontaneo andare da lei, che ha due bambine più grandi, e chiederle: - E dopo? Cioè, me lo portano via (ma perché me lo devono ripetere tutti?!) e niente sarà più come prima, o c’è ancora tanto spazio per i nostri momenti creativi a due?    Ecco la sua risposta…
   Quando Silvia mi ha chiesto di scrivere un guest post sul rapporto tra bambini e arte, mi sono sentita onorata, perché come mamma di due nanette di 4 e 7 anni, e creativa entusiasta ma dilettante, il problema di stimolare la creatività delle mie figlie è fondamentale. È vero infatti che la creatività e il pensiero laterale sono doti innate in ciascuno di noi, ma è anche vero che questi talenti in bocciolo devono essere indirizzatie coltivati per potersi sviluppare adeguatamente. Ognuna di noi può fare molto fra le mura domestiche, anche quando i figli, già grandetti come i miei, trascorrono diverse ore a scuola e dedicano del tempo alle attività artistiche in quel contesto. Bando alle scuse: possiamo continuare a creare con i nostri figli a qualsiasi età, e pur avendo poco tempo a disposizione, in modo complementare rispetto a quanto propone la scuola!    Alle mie figlie io cerco di trasmettere ogni giorno che ci sono mille modi per colorare, per disegnare, impastare, ritagliare e incollare. Cerco di mostrare loro – e questo a dire il vero non solo quando facciamo quelli che loro chiamano “i lavoretti”! – che esistono punti di vista alternativi su ogni cosa, che tutti sono validi, e che si può sempre provare qualcosa di nuovo. Cerco, insomma, di evitare troppe regole quando creiamo, dando solo indicazioni di base. Così accade, ad esempio, che da alcuni errori vengano fuori i nostri capolavori più belli. E allora, va bene colorare nei bordi, ma va bene anche fuoriuscire, fare gli alberi rosa e provare a mescolare pastelli e matite, pennarelli e acquerelli: cosa mai ne verrà fuori? Solo provando lo scopriremo. Forse è banale dire che gli errori devono essere considerati opportunità, ma io ci credo profondamente e, lo ripeto, non solo per quanto riguarda l’arte!    Man mano che le mie figlie sono cresciute hanno assunto un ruolo sempre più attivo in questo gioco di proposte e di tentativi, alla ricerca del risultato sperato: se quando avevano un paio d’anni infatti ero io a proporre di creare qualcosa insieme, a suggerire metodi e tecniche, oggi sono spesso loro a prendere l’iniziativa e a chiedermi di provare a fare qualcosa. Il fatto che ormai siano entrambe inserite all’interno del sistema scolastico per noi non ha costituito un ostacolo al proseguimento di questo percorso di scoperta dell’arte e della creatività, anzi, ha aggiunto semmai nuove voci al coro, rendendo la musica più interessante. Dai suggerimenti offerti dalla scuola attingiamo a piene mani, creando a casa nuove cose, e viceversa non è infrequente che le mie figlie il lunedì si presentino in classe con l’ultimo lavoro svolto insieme o con le foto, dando lo spunto per nuove attività per l’ora di “arte e immagine”.    A Natale, per esempio, ho regalato alla mia figlia maggiore un libro che è un vero e proprio corso di disegno, pensato per i bambini ma adatto anche ai grandi, che spiega passo passo come disegnare i diversi tipi di foglie, fiori, animali e perfino i corpi umani. Con questo libro abbiamo passato dei bellissimi momenti, anche ricavandoci soltanto cinque minuti dopo pranzo, prima di iniziare i compiti, per vedere come si disegnano le foglie dal margine dentellato, o i fiori che stanno appassendo: davvero non ci vuole tanto tempo per fare arte insieme, e sono sicura che crescendo (o forse lo spero solo ardentemente!) le nanette si ricorderanno che la loro mamma non perdeva occasione per disegnare, tra un’incombenza domestica e l’altra. Il libro è stato poi portato a scuola e la maestra ne ha tratto un po’ di suggerimenti per i disegni da far fare in classe, in un bellissimo circolo virtuoso.    Per avvicinare i bambini all’arte non c’è bisogno nemmeno di dedicare alla creatività una vera e propria sessione formalizzata; secondo me possiamo fare arte, e comunicare arte, anche quando cuciniamo (mai fatto gioielli con la pasta cruda, quella di pane? Mai colorato con i coloranti alimentari?), o quando insegniamo ai nostri figli come devono essere disposti a tavola i coperti, e come accostare i colori per fare un gradevole centrotavola. Perfino, a pensarci bene, quando stendiamo il bucato e spieghiamo loro cosa accade se mescoliamo tra loro capi di diversi colori!    Anche se non siamo esperte, ed io non lo sono affatto, possiamo mettere un pizzico di arte nella nostra vita e in quella dei nostri figli, perfino nelle cose di tutti i giorni, insegnando loro che la curiosità e la creatività sono una disposizione mentale con la quale non solo si può affrontare un foglio bianco, ma la vita intera!
Giovanna, grazie.


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