
- Stress fisico. La prolungata siccità dovuta all'assenza di precipitazioni rende disponibile meno acqua per la fauna. Si rende necessario un maggior dispendio energetico per la ricerca di fonti idriche, dispendio che si ripercuote negativamente sulla salute fisica degli animali con una riduzione della riproduzione, maggiore facilità ad ammalarsi dei giovani e, durante la ricerca di acqua, un aumento del rischio di predazione.
- Riduzione delle risorse alimentari. Anche le fonti di cibo sono ridotte a causa della siccità. Le piante,oltre a presentare uno sviluppo più stentato, sono meno ricche di acqua e hanno una ridotta produzione di frutti e bacche.
- Riduzione degli habitat disponibili. Il caldo eccessivo unito all'assenza di piogge agisce negativamente anche su fiumi e laghi causando fenomeni di anossia che si ripercuotono sulle specie acquatiche. Anche la scomparsa di ambienti palustri obbliga gli uccelli a nidificare in ambienti più ristretti. La presenza di una maggiore densità di popolazione tende a ridurre le risorse disponibili per gli animali e a comprometterne il successo riproduttivo. Si consideri che anche l'intervento dell'uomo opera a sfavore della fauna, grazie a un aumentato sfruttamento delle poche risorse idriche e a un maggior rischio di concentrazione di rifiuti industriali dovuta alla minore diluizione. Da ultimo, bisogna tenere conto pure degli incendi boschivi, in grado di distruggere in breve tempo ambiente e animali.
- Addestramento dei cani da caccia. Si rileva che l'allenamento e l'addestramento dei cani da caccia rappresentano uno stress ulteriore, oltre a quelli dovuti alla siccità, su alcune specie stanziali. Per questo si consiglia un'interruzione temporanea di questa pratica fino alla ripresa delle piogge.
- Caccia da appostamento. Essendo più scarsi i siti di abbeverata si rischia una notevole concentrazione di fauna nelle poche fonti idriche e una maggiore efficacia di questo tipo di caccia.
- Caccia agli uccelli acquatici. La presenza di poche zone umide atte alla nidificazione induce alla richiesta di una posticipazione dell'inizio dell'attività venatoria nei confronti degli uccelli di palude, per non incidere negativamente sul loro successo riproduttivo.
- Caccia alle specie stanziali. Anche nei confronti delle specie stanziali deve essere adottata estrema cautela, valutando attentamente il successo riproduttivo delle varie specie e adattando l'attività venatoria alla situazione delle varie popolazioni.
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