Assisi 27 ottobre 1986
Atto Primo di 2013Revisione di un Capolavoro
Tu non sai lettore quanto arduo sia per un artista decidere come iniziare una composizione. Quanto arduo sia pensare al pubblico del Mondo che da quel primo pezzo decide se proseguire o tornare indietro.
Perciò l'inizio di una mostra Capolavoro come IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE è come un big-bang iconografico, forse già visto mai però sperimentato.
E come il pubblico del Mondo attende l'Opera decisiva, così l'Opera decisiva attende il suo pubblico. Come il rincorrersi della sposa con il futuro sposo.
E allora come inizio ? Cosa c'è nel primo dei 2013 pezzi ? C'è una sequenza foto-grafica di 37 pezzi, dove racconto il mio pellegrinaggio a piedi del gennaio 1997, dalla Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma, alla Tomba di San Francesco ad Assisi. Un pellegrinaggio praticamente lanciato da Giovanni Paolo II, visto che nei giorni precedenti la partenza ci siamo incontrati.
Ricordo d'aver attraversato Roma al ritmo dei versi di Percy Bysshe Shelley :
L'Uno rimane, i molti cambiano e passano;i Cieli sempre splendono, le ombre della Terra volano;colora e macchia il bianco raggio dell'eterno,finchè la Morte non la manda in pezzi. - Muori,se vuoi riunirti a quello che cerchi ! Seguilodove fuggì ogni cosa ! - il cielo azzurrodi Roma, fiori, statue, rovine, musica e parolenon sanno esprimere con degna verità la gloriache trasfondono.
Ecco, l'arte in affanno nella estenuante ricerca d'esprimere degnamente la Verità. E nello zaino mi portavo la videocassetta della mostra L'Arte e la Croce da poco terminata a Varazze, un primo timido test di pubblico, dove le persone non erano ancora pronte per una mostra già allora troppo avanzata ; passavano fra le opere come cadaveri respiranti e attoniti; storditi e increduli, sarebbe stato lo stesso far attraversare il pubblico in una sala vuota !
Eppure stava tutto scritto, era chiarissimo che il Giubileo sarebbe arrivato, ed è arrivato, ma il Mondo intero non ha saputo sostenere abbastanza lo sforzo dell'anziano Papa, non ha saputo perchè in deficit di conoscenza spirituale. Infatti, l'anno dopo è arrivato l'11 settembre 2001.
Ora ci aspetta il Giubileo del 2025, siamo nel 2011, è un attimo. Abbiamo l'opportunità di ripensare a tutti gli errori fatti e a tutti gli errori che saranno inevitabilmente ri-fatti.
Nel 2025 saranno molti di più i Popoli del Mondo che urleranno per la nostra incapacità di sostenerli con un Mondo unito; in modo che Essi possano avere la concreta possibilità di sostenersi da sé medesimi.
Un grido nel deserto ?
Stefano Armellin
Pompei, venerdì 4 febbraio 2011