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Atto Quarto per Benedetto XVI

Creato il 02 marzo 2011 da Stefanoarmellin

Atto Quarto per Benedetto XVI

Stefano Armellin con il pezzo 259 di 2013 della composizione
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Atto Quarto per Benedetto XVI

Volto sindonico di Daniela Dian
www.danieladian.com
Atto Terzo


Atto Quartoda 201 a 400 di 2013Revisione di un CapolavoroSecondo Comandamento
Non nominare il Nome di Dio invano
Lo schermo del computer consente una visione simultanea di centinaia di pezzi in formato molto piccolo ma sufficiente a comprendere il ritmo delle immagini, proprio come una partitura musicale. Suggerisco al nuovo lettore di leggere anche i testi precedenti ( e seguenti) per capire come sia possibile che una inedita composizione d'immagini dell'arte contemporanea, possa fare non solo da supporto al Progetto The Opera applicato alla Basilica di San Pietro, ma rappresentare un'evoluzione visiva nella Storia Universale dell'Arte.
Oggi spieghiamo il significato di numero complessivo del Capolavoro IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013; Perchè 2013 pezzi e non 2012 ? qui si vuole sottolineare con forza la prima partecipazione del Vaticano alla Biennale di Venezia 2013; il  Forum universale delle culture a Napoli 2013 :
http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5498
inoltre, fatto più rilevante, una nuova percezione visiva si può innescare nella coscienza del pubblico del Mondo solo con una giusta massa critica di nuove immagini, appunto 2013 elaborato in un arco temporale di vent'anni. Non solo, all'interno di questo Capolavoro ne ho innestato un altro (a parte) : The Opera Collection Omaggio a Klee, 1353 pezzi realizzati in un tempo ridotto, dal 14/03/2004 al 27/10/2005 in formato 21 x 30 cm. proprio per alzare il livello dell'immaginazione artistica.
Ho notato che non solo funziona il percorso logico da 1 a 2013, ma anche in modo casuale, nel programma di presentazione immagini di windows media center, le opere si raccontano a coloro che si espongono ad esse. Ogni opera, come ogni persona, vive un istante di eternità. Questa grazia celeste si scontra evidentemente con una bassa pornocrazia di cui oggi siamo testimoni, pornocrazia che non rende giustizia al nostro valore di persone, alla nostra anima, e alla notevole capacità di fare il Bene, che milioni di individui dimostrano ogni giorno.
L'arte contemporanea non esclude nulla, perciò documenta anche l'aspetto pornografico dell'esistenza, ma dovere del Capolavoro è prenderci per i capelli e tirarci fuori, anche un solo attimo prima di annegare nella mediocrità. Insegnare a vedere non vuol dire censurare, ma dire : attenzione ! in questo percorso di apprendimento sali, cresci, ti rafforzi, in un altro percorso più facile, comodo, ingannevole, scendi, ti indebolisci, cadi. 
Capita alle persone come alle istituzioni. Il capitolo 10, 1-3 del Siracide  su questo punto è chiarissimo :
"Un governatore saggio educa il suo popolo,l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata.Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti.Un re senza formazione rovinerà il suo popolo;una città prospererà per il senno dei capi."
Non si tratta di evitare il denaro (che San Francesco, Patrono d'Italia considerava la merda del diavolo), ma, per chi lo possiede, spenderlo bene per il Bene perchè guadagnato bene. Onestamente.
Il denaro è un mezzo, come i fogli, i colori, le penne. E' la persona dell'artista che crea il valore, nel mio caso su materiali poveri, elementari, semplici.
La tecnologia poi fa la differenza in fatto di comunicazione e fruizione dell'opera d'arte. Il mio Samsung è l'assistente perfetto in questa Revisione, e non devo portarlo a cena fuori !
Questo secondo capitolo-comandamento (Atto Quarto) si tiene al precedente e al seguente come il vagone di un treno ad alta velocità. E' comunque una tempesta spirituale quella che l'umanità sta vivendo. E la condizione non è quella della nave che potrebbe affondare, ma della nave da tempo sul fondo. Perciò siamo tutti su una specie di zattera, naufraghi di noi stessi. Il compito dell'arte è quello di tracciare la rotta verso terra, una terra in vista, una terra sicura; purtroppo, il tratto di mare che ci separa dalla salvezza è infestato da squali.
Stefano Armellin(4.Continua)
Pompei, mercoledì 2 marzo 2011

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