Sono gli utenti di Facebook a rinunciare alla privacy?
Numerosi di noi sono iscritti su Facebok e vi postano i loro scritti.
Ma come la mettiamo con la privacy?
Secondo uno studio statunitense, sui social network come Facebook regnerebbe la disinformazione. Numerosissimi gli utenti che avrebbero postato informazioni personali come data di nascita e indirizzi fisici
Roma – Da una parte sembrano ormai schierati quegli utenti consapevoli, attenti ad ogni stratta sulla privacy annunciata dal social network più popolare del web, Facebook. E da questa fazione è piovuta più di una critica, a causa di oscure impostazioni nonché di condivisioni troppo allegre tra il sito in blu e svariate applicazioni gestite da terze parti.
C’è però un altro ecosistema di utenti social che appare decisamente meno informato sui potenziali attacchi alla riservatezza condotti a mezzo Facebook. Ma anche meno interessato a tutelarsi, riempiendo di informazioni personali bacheche e profili. A fare luce su questa particolare categoria di utenti, una recente analisi pubblicata dal Consumer Reports National Research Center.
Uno studio – incluso nel più generale report State of the Net 2010 – condotto a partire da un campione di 2mila nuclei familiari statunitensi, di cui circa 1300 hanno dichiarato di utilizzare abitualmente piattaforme social come Facebook e MySpace.
Un primo dato che ha sorpreso gli analisti, dato che appena un anno prima le famiglie a stelle e strisce alle prese con i social network erano circa la metà.
Ma i risultati più preoccupanti per Consumer Reports hanno riguardato la delicata sfera della privacy.
Il 40 per cento degli intervistati ha infatti dichiarato di aver postato online la propria data di nascita completa, abbandonandosi alla mercé dei vari rapinatori d’identità.
E pare che siano stati 1,7 milioni i nuclei familiari ad aver sperimentato furti d’identità online nel corso del 2009.
da- http://punto-informatico.it
Mentre usiamo Facebook ricordiamo sempre che:
- la policy stessa può essere variata in qualsiasi momento senza avvertire di nulla nessuno
- l’uso di FB da parte di compagnie o per scopi lavorativi/commerciali non è consentito (“personal use only”)
- il copyright di ogni cosa pubblicata su facebook dagli utenti, ricade sotto il completo controllo di Facebook
- non è garantita la sicurezza delle applicazioni, né quella dei dati né tantomeno la privacy
- Ogni informazione fornita a FB come feedback, commento, idea per miglioramento viene considerata da FB come non-confidenziale e diventa di loro proprietà.
COMMENTI (2)
Inviato il 18 luglio a 15:06
Buon Giorno a tutti.
Ho scelto come nick Falansterio, lo stesso che uso ovunque.
Vi posto questo messaggio come mia presentazione perchè è un progetto a cui sto lavorando con una mia cara amica, termine da intendersi senza ambiguità.
Sono le sue parole, ma rappresentamo anche me e credo molte persone. Questo è quanto, in attesa di conoscervi.
Bis Bald.
Mi piacerebbe tantissimo che qualcuno di questo forum venisse anche a lasciare il suo contributo nel mio. Vi allego la presentazione per farvi capire un po di che si tratta, ma in parole povere è il risultato di un tradimento e di un rapporto di tortura che mi ha distrutto del tutto. Parlo di un Amore durato 11 anni con un aspirante psicoanalista che poi mi ha tradito con la sua collega da lui sempre descritta come inferiore e aggiungendo che era rimasto con me solo perchè non riusciva a relazionarsi ad altre donne. Lui si definì Apollo e definì lei Dafne, e si definì Narciso, definendomi eco. Io sono laureata in filosofia e storia ed ho una lunga psicoanalisi alle spalle. Ora studio psicologia. La mia vita è quanto resta dopo una bomba atomica, ma nel nulla ho fatto buoni incontri... anche per via virtuale. Alcuni mi hanno rivelato mie mancanze e sono per me un dono, altri no. Questa è la storia.
L'idea di questo piccolo spazio virtuale, nasce dalla mia vita. Come molti di voi sapranno, Eco era una Ninfa condannata a ripetere in eterno le ultime parole pronunciate da altri. Eco si innamora perdutamente di Narciso, che altri non poteva avare se non se stesso. Invano Eco tenta di dichiarargli i suoi sentimento e di salvarlo dall'inganno dello stagno, in cui Narciso amoreggiava con la sua immagine riflessa. Egli morirà nel tentativo vano di abbracciare se stesso in uno specchio d'acqua, senza riconoscerso mai. Lei vivrà inascoltata perchè in eterno privata di parole proprie. Ebbene, io fui Eco e amai Narciso, almeno a suo dire... se questa può essere considerata una garanzia. Le valenze evocative di questo mito sono pressochè infinite. Questo è il maggior pregio del mito, della fiaba e di ciò che parla per immagini. Molti come me avranno cercato in altri specchi, ed altri cadranno morti per questo in un abbraccio che non può stringere a sè nulla. L'amore è fantasia d'oggetto, ed in ciò sta il suo potere liberatorio, ma è anche legame essenziale con l'oggetto. Un amore che non riesce a vederlo è sterile e non può generare cambiamenti. L'amore unendo deve riconosacere e distinguere, e ciò non è sempre semplice. Pochi sanno rinunciare alle lusinghe del proprio mondo fantastico, giocandone il bello per arricchire la vita tenendo ferma l'irriducibile profondità di quest'ultima. Soltanto la vita è infinitamente profonda perchè essa è lo spazio terzo in cui ci incontriamo tutti, con il nostro bagaglio di fantasie alle interno del vincolo reciproco, meglio noto come realtà. Per poter dispiegare sogni veramente liberi, sentimentio ricchi e vivere un tempo pieno occorre accettare di esercitare la propria fantasia all'interno di un limite che ne ridireziona la corsa dal dilagare orrizzontale, alla non linearità aperta e potenziale si diroge nel profondo. Niente quadra, ma tutto è semplice con la giusta dose di saggezza. Io almeno la chiamo così, senza intendere con questo termine alcunchè di razionale, ma piuttosto il frutto di una disponibilità emotiva. Vita e amore. Parlo di cose grosse. Del resto vi fu un tempo, molti anni fa in cui mi riempivo la bocca di bocconi che non potevo ingoiare. Vorace sono sempre rimasta, ma ho appreso il segreto di gustare, preparare buoni piatti e consumarli assieme ad altri. Questo meschino episodio di vita da me teatralizzato si muta in valle attraverso un persorso solitario di sofferenza profonda. Questo percorso si chiama dimenticare infondo, ma dimenticare senza accettare la semplificazione di fare un torto a ciò che è stato. Accade che i più rinnegano in se l'amore nel momento in cui lo ritraggono per disfarsi prima dell'oggetto e dell'investimento, o ancora lo negano nel medesimo modo non riuscendo a gestire la compresenza in se del bene ricevuto prima e della pugnalata ricevuta poi nell sostanza della medresima mano. Questa efficacie strategia di sopravvivenza mi è estranea, e di questa estraneità non so dire le ragioni. Certamente a causa delle mie carenze umane ho dovuto imparare a tollerare il conflitto e a viverne, e molto prima imparai l'ineluttabile realtà del non senso della perdita. La perdita non ha senso cosiccome l'illusione che l'amore alimenta per arginarla e consentire a ciascuno di noi che sia pensabile e possibile condividere e costruire. Ora so entrambe le cose. Ho restituito i regali ricevuti ma non le cose imparate, a differenza di chi me ne fece dono. Questo è tentare di dimenticare, cioè poter vivere nuovamente rendendo giustizia a chi prima di toglierci con furia ci ha dato. Questo è cercare di ospitare in se le ragioni di tutti e quindi il conflitto. Del resto, conflitti ne ho sempre ospitati ed imparare a vivere, cosa che per quello che è il mio percorso significa imparare ad amare, significa questo. Non illudetevi mai di salvarvi da questo con una scelta d'oggetto. Ma sappiate anche che tutto questo non dovete capirlo ma sentirlo. La valle è il luogo in cui risuonano le ultime parole di Narciso, che sono però parole di Eco. Eco è condannata a ripeterle ma lo fa per bocca sia, ed è soltanto Narciso a non riconosacervi che le proprie. Vorrei che questo fosse un luogo dove incontrarsi e confrontarsi, anche attraverso le nostre fantasie. Del resto è inevitabile che ciò accada, perchè questo è essenzialmente uno spazio di illusione ma essa è talvolta il Ponte di Cristallo che unisce i Nostri Mondi ( insieme Consci e Emersi ed Inconsci e Sommersi). Il Mare che li divide è tutto ciò che ci differenzia dagli altri, o meglio, ciò che si innesta su tale differenza: difese, sovrastrutture,proiezioni, idealizzazioni, ecc. L'illusione stessa può divenire mare se non oceano se non si affina l'arte della distinzione. Vorre che qui tutti accettassimo di essere noi stessi attraverso il gioco e la fantasia, che soli possono aggirare tante barriere. Infondo siamo tutti protetti da schermi, esattamente come nella vita dai nostri filtri. Quelli di ogni giorno possono essere abbandonati. Vorrei che tutto ciò aiutasse ciascuno a dare frutti nella propria vita di carne e sangue, e non invece lo incarcerasse in un mondo d'etere. Ecco come attraverso scosse telluriche di imponente magnitudo, tra le lande della mia vita si apri una spaccatura meglio nota come Valle Dell' Eco. Inizialmemnte non vi feci entrare nessuno, poi la aprii a chiunque. Ora è un paese che tenta di autodeterminarsi e che prova ad aprirsi soltanto ai viandanti rispettosi. Dico prova, perchè non ho mai saputo schierarmi e determinare cosa è male e cosa è bene, ne tantomeno ho mai pensato di dare valore a me stessa o di poter meritare. Ma su questi ed altri problemi di governo, lascerei cadere il silenzio.
http://lavalledelleco.forum-attivo.com/forum.htm
Inviato il 08 luglio a 13:43
Beh, mica per niente ormai non scrivo praticamente più su Facebook e mi limiti a linkare il mio blog, pubblicato su licenza Creative Commons. ;)