Auchan, licenziamenti su tutto il territorio nazionale. La scusa della crisi dei consumi e della concorrenza sleale non regge. Il Jobs Act inizia a seminare vittime.
Auchan su scala mondiale ( dati 2014 ) conta: 330.700 dipendenti in 16 paesi; 63 miliardi di entrate; 1.750 ipermercati e supermercati. In Italia abbiamo 57 ipermercati in undici regioni, con 12.873 collaboratori, il 98% dei quali è anche azionista con il progetto Valauchan.
Parlare di "concorrenza sleale o crisi dei consumi " a fronte di utili e non di perdite è disonorevole non tanto per il gruppo Auchan che applica logiche e strategie commerciali, ma da parte dei nostri sindacati e politicanti per una ragione semplicissima: ci hanno venduto ai nemici per un pugno di dollari. La "concorrenza sleale" è una guerra tra grandi marchi, parliamo di holding, società per azioni, non di certo dei "bottegai" lasciati morire per far spazio ai colossi. Una guerra tra bande, perchè ogni marchio, diciamolo, ha il suo buon referente politico che magari convince a chiudere un occhio su certe "modalità contrattuali".
"Lo sciopero del 9 magio non ci basta, le mobilitazioni sono caramelle date ad un bambino prima della siringa, - tuona il presidente della Federcontribuenti, Marco Paccagnella -, non solo Auchan, tutti i grandi gruppi ci hanno depredato grazie alla disattenzione, collusione, convenienza di governi e sindacati. Ora possono licenziare senza scrupoli dietro alibi vigliacchi. Il Jobs Act ha armato questi colossi che ora possono minacciarci come vogliono". I gruppi industriali si alternano come in una sofisticata mossa di Risiko, gli scioperi non combaciano mai per non far incontrare i lavoratori in strada. Gli stessi contratti di locazione nascondono giochi e favoritismi politici e ora? "Ora tocca al governo scavalcare le sigle sindacali e impugnare la situazione. Tra l'altro, siccome questi grandi gruppi cambiano di nome per non morire mai, tornando ad operare nello stesso territorio da loro etichettato come "sconveniente" è il caso di creare una Legge specifica che li obblighi al riassorbimento presso di loro o altro luogo entro i 50 KM dei dipendenti in esubero".
Malumori nacquero già quando Auchan rilevò i centri Sma del gruppo Rinascente, siamo agli inizi degli anni 2000. I nuovi assunti lamentavano che, a differenza dei colleghi con il vecchio contratto Sma, non avevano pause, non avevano lo stesso stipendio e molti altri diritti non contrattualizzati.
La domanda più stupida di tutte: come mai per tutti c'è crisi e per troppi l'Italia è sconveniente mentre i centri cinesi continuano ad espandersi? Dal tessile son passati ad attività commerciali in cui viene venduto di tutto con pochi controlli, specialmente nei porti.