Segnalo, specialmente ai lettori romani, la mostra Audrey a Roma – Esterno giorno, aperta fino al prossimo 4 dicembre 2011, presso il Museo dell’Ara Pacis a Roma.
La mostra celebra Audrey nel cinquantenario dall’uscita di Colazione da Tiffany, con fotografie, video e oggetti personali dell’attrice relativi ai periodi che trascorse a Roma. Sono presenti anche alcuni capi da lei indossati, creati da stilisti come Valentino o Givenchy.
Il biglietto comprende una integrazione che sarà devoluta a Unicef, di cui Audrey Hepburn era ambasciatrice.
Per una descrizione completa della mostra, vi rimando al sito dell’Ara Pacis
Il museo dell’Ara Pacis secondo me è uno spazio un po’ angusto per le mostre. Ovviamente dipende dall’afflusso di pubblico, ma il fatto è che alcuni mesi fa ho visitato lì la mostra su Chagall, e devo dire che non l’ho vissuta troppo bene: troppa gente per gli spazi disponibili, specie in alcuni corridoi. Se trovate la fila alla biglietteria, intendo una lunga fila, be’, non so se è il caso che procediate oltre!
Non so se andrò alla mostra. Ma pensavo di sì, perché vorrei capirci un po’ di più, del mito di Audrey.
Molte donne la hanno come uno dei loro riferimenti, e forse per lo stesso motivo per cui piace a me: per me Audrey Hepburn vuol dire eleganza.
E poi la ho in mente indissolubilmente legata al romanticismo di Colazione da Tiffany, di cui riporto un fotogramma molto significativo, tratto da qui
Colgo l’occasione per segnalare che il 9 novembre sarà proiettata in numerose sale, per un giorno, la versione restaurata di Colazione da Tiffany (vedi qui).
Chissà chi saranno i visitatori della mostra? All’inizio pensavo principalmente donne, ma credo che quella prospettiva fosse un po’ troppo limitata; in fondo, credo che siano molti gli estimatori di Audrey Hepburn.