Risale ad alcuni giorni fa la triste scoperta di scritte razziste sui muri del municipio di Augusta.
Tali scritte, di chiaro contenuto xenofobo, sono indirizzate ai numerosi migranti sbarcati negli ultimi mesi sulle coste della nostra isola. Esse invitano infatti gli immigrati ad andarsene e portano la firma di Forza Nuova.
“STOP AI BARCONI IMMIGRATI FUORI DAI COGLIONI. FORZA NUOVA!” queste le geniali parole lasciate sul muro del municipio augustano.
Li additano come causa di disordine e di criminalità, come se il loro sbarco sulle coste di Siracusa li avesse usurpati di chissà quali diritti o leso la loro libertà. Ecco che il concetto stesso di libertá sfugge a queste persone (del resto sono neo-fascisti, quindi la parola”libertá” è molto opinabile per loro), di pochi giorni fa infatti, la notizia pubblicata da GiornaleSiracusa.com riguardo il comunicato stampa di FN Siracusa che si scagliava contro l’iniziativa dell‘Arcigay nelle scuole siracusane, libertá che sfugge come concetto e come parola quindi.
Purtroppo questo atteggiamento razzista, perché questo è razzismo e così bisogna chiamarlo, è sempre più frequente e queste scritte ne sono la testimonianza.
Numerose su Facebook le manifestazioni di intolleranza ingiustificata dei cittadini siracusani che invece di indignarsi per lo scempio operato negli anni dal susseguirsi delle amministrazioni, o invece di lottare per i propri diritti, preferiscono sferrare attacchi gratuiti verso chi non può difendersi perché non ha le armi e ha l’unica colpa di scappare da miseria e guerre.“La gente è esasperata”, così recita qualche post su Facebook. Ma da chi o cosa non si capisce bene. La criminalità non è arrivata con i barconi, questo è ovvio, ma spesso il siracusano medio cerca di sminuire quelli che sono i delitti più efferati e vergognosi della sua terra, omicidi, estorsioni, disastri ecologici, tutte le schifezze legate alla Mafia vengono ogni giorno ridotte a semplice quotidianitá; quando invece si tratta di un immigrato, di un clandestino, chiamatelo come volete, allora il moralismo del siracusano si risveglia e imbracciando lo scudo della giustizia si scaglia con tutta la sua forza contro il soggetto di turno, preferibilmente se di pelle scura.
Abbiamo paura che ci venga tolto il “sacrosanto” diritto a delinquere? Forse è questo il problema.
Nessuno nega che la situazione immigrati sia particolarmente complessa e delicata e che a occuparsi di questo grave questione debba essere l’Europa intera e non solo la nostra isola, che sicuramente non ha neanche i mezzi per andare incontro a un’emergenza del genere. Cosa fare allora? Cosa pensare?
Spesso le risposte piú sagge ci vengono fornite dalla storia, la gente disperata parte, in massa, cercando nuove fortune, che sia tramite barconi fatiscenti verso la Sicilia o grandi navi verso l’America; sono stati milioni gli italiani che lo hanno fatto per decenni e per altrettanto tempo sono stati umiliati, picchiati, denigrati…è chiaro quindi che la storia insegna, la memoria si perde, l’ignoranza resta.
E’ bene non dimenticare inoltre che fino a qualche anno fa noi siciliani eravamo, e purtroppo talvolta lo siamo ancora, vittima di atteggiamenti razzisti, tacciati di essere dei parassiti, criminali e miserabili, inferiori proprio in quanto meridionali. Beh, questi poveri disperati che giungono sulle nostre coste non sono molto più meridionali di noi.