Auguste Rodin, il bacio
Milano dedica, fino al 26 Gennaio 2014, la più completa rassegna mai vista in Italia al titano che scolpiva nel marmo la forza delle emozioni, nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale. Nella vita di Auguste Rodin, il patriarca della scultura moderna, ci furono molti comprimari e solo due donne veramente importanti: Camille Claudel e Rose Beuret. Camille rappresentò la possibilità di vivere ed esaurire un'esperienza ertotica totalizzante. Rose, invece incarnò la durata del sentimento oltre l'infatuazione sessuale. Spese tutta la vita accanto a Rodin, all'ombra del titano, curandone gli affari e sopportando le amanti come l'avida e prepotente duchessa di Choiseul, o l'avvenente e ricca Eve Fairfax. La vita di Auguste Rodin, nato in un quartiere operaio di parigi nel 1840, si è svolta tra successi eslaltanti e molta incomprensione. Rodin credeva nel lavoro come attività prometeica, nella pulsione crativa come vittoria sulla morte.La sua poetica si fonda sulla ricerca del movimento in scultura, sulla possibilità di restituire la vita dei sentimenti e delle emozioni nel marmo, nel gesso e nel bronzo, a costo di torturare i volti e i corpi delle sue figure. Volti e corpi che sembrano lottare con forze ed eventi violentissimi la cui indelebile traccia e resa nel marmo.Rose Beuret potè sposare Rodin solo pochi giorni prima di morire, lui ormai anziano e gravemente malato di emiplegia (metà del corpo completamente paralizzata) la raggiunse qualche mese dopo il 17 novembre del 1917. Entrambi furono sepolti nel cimitero di Meudon. Di lei ci restano due ritratti: in quello del 1870 appare ancora giovane e bella, nell'altro più tardo, Rose è una donna matura, quasi mascolina. Quello ch evidentemente serviva per stare al fianco di un abisso d'uomo come Rodin.Per le info sulla mostra andate su: www.comune.milano.it/palazzoreale/.