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Augusto Novelli, Un campagnolo ai bagni – Scena II

Da Paolorossi
ATTO PRIMO

SCENA II.

CAMILLO e GIULIA, poi il CAMERIERE.

( Camillo veste un abito chiaro con un gran cappello di paglia. Tiene la canna da pescare e una zucca da pesci ).

GIU. - ( Entrando dalla destra ). Cos'è stato?

CAMI. - ( Esaminando la vetta della canna ). Asinaccio !... Se faceva un altro passo mi portava via la punta.

GIU. - Scusa, ma è un' indecenza camminare con cotesti arnesi.

CAMI. - Allora, come chiami la sua, quella di passeggiare a quel modo come i granchi e con la testa alta?.

GIU. - Hai sempre ragione tu !... Ah, Dio, che infelice passione è la tua !

CAMI. - Taci e osserva piuttosto se e' è una tavola libera.

GIU. - Ecco dei signori che si alzano.

CAMI. - Benissimo, occupa subito il loro posto e appena arriva il cameriere ordina la colazione. ( Giulia eseguisce ). Perchè, lo sai?... E dalle cinque di stamani che son là con la canna.

GIU. - Tempo sprecato !...

CAMI. - Questo lo dici tu !

GIU. - ( Ridendo ). Oh, adesso vedremo. Chi sa quanto pesce !

CAMI. - Ma questo cameriere ? ( Forte ). Ehi ! Cameriere !...

GIU. - Più piano! Non vedi come ci osservano ?

CAMI. - Non si guarda che il bello. E poi sai com'è? Io faccio il mio comodo. ( C. S. ). Cameriere !

CAM. - ( Entrando ). Il signore ha chiamato ?

CAMI. - ( Lo fissa, quindi ). Se io ho chiamato ? Mi sembra.

CAM. - Allora, comanda?...

CAMI. - Prima di tutto prendi questa canna e mettila in un luogo sicuro. Mi raccomando ; fai attenzione perchè si tratta di un arnese delicato.

CAM. - Oh, conosco, conosco.

CAMI. - Ah, non è possibile. Come questa non c'è che questa. Osserva la mosca artificiale. ( Gliela mostra ).

CAM. - Bellissima.

CAMI. - Non sembra viva?

CAM. - Vivissima!... ( È un fanatico dei soliti ).

GIU. - Ma, Camillo....

CAMI. - Ah, no, lasciami fare, perchè di queste canne non se ne vedono tutti i giorni e alla gente di mare, io lo so, fa piacere. Non è vero che ti fa piacere?'

CAM. - Molto. Io sono di Firenze.

CAMI. - Fa lo stesso. O io non sono il capo banda della musica di Fucecchio? ... Eppure posseggo una canna di questo genere. A te, dunque, conservamela gelosamente. ( Dandogli anche la zucca ). E poi, friggimi tutto questo pesce.

CAM. - ( Guardando ). Il pesce?... Quale?...

CAMI. - ( Passandogli una moneta di nascosto a sua moglie ). Friggi, ti ho detto !

CAMI - ( Comprendendo ). Ah, per Dio !... Ma debbo friggerglielo tutto ?

GIU. - Per me, spaghetti al pomodoro e del piccione.

CAMI. - Idem anche per me, e poi quelli.

CAM. - Si lasci servire. ( Andandosene con la canna e la zucca ). ( Carino il capo banda della musica di Fucecchio ). ( Via ).

GIU. - Hai finito?

CAMI. - ( Andando a sedersi di fronte a Giulia ). Eccomi qua.

GIU. - Se seguiti con la tua manìa finirai col diventare il ridicolo di tutto lo stabilimento.

CAMI. - Tu pensa a stare in compagnia delle altre signore ed a fare della maldicenza sulla rotonda. Io vengo ai bagni per questo.

GIU. - Per lasciarmi sola ! Dopo appena due mesi di matrimonio ! E dire che sposai un uomo maturo perché egli non mi trascurasse troppo !

CAMI. - ( Ridendo ). Sei gelosa dei pesci ?... Ah, ah !

GIU. - Ma di quali? Se tu non prendi nemmeno quelli.

CAMI. - Questo lo dici tu.

GIU. - No, lo dicono i pezzi d' argento che tu passi al cameriere perchè egli porti in tavola ciò che tu sogni la notte.

CAMI. - ( Più forte ). Questo Io dici tu !

CAM. - ( Entrando ). Pronti con quegli spaghetti ! ( E li serve ).

GIU. - Mangiamo, mangiamo.

CAMI. - Ti raccomando quei pesci.

CAM. - Lei stia tranquillo.

[...]

( Augusto Novelli, brano tratto da "Un campagnolo ai bagni" - 1887 - R. Bemporad & Figlio, Editori, Firenze 1921 )

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