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Augusto Novelli, Un campagnolo ai bagni – Scena III

Da Paolorossi
ATTO PRIMO

SCENA III.

IDA, ALFREDO, poi GELTRUDE e CESARINO, CAMILLO, CAMERIERE, GIULIA .

IDA. - ( Entra per la prima, guarda e scorge un tavolino vuoto; si volge e chiama ). C'è posto, c'è posto !... Venga, venga, signor Alfredo.

ALF. - ( Entrando ). Ah, benissimo. ( Volgendosi per chiamare Geltrude ). Venga, signora Geltrude. Ecco qua il posto per tutti.

GEL. - ( Entra, trascinando il ragazzo e gridandogli: ) Canaglia !... Ma guardi, guardi come si è inzuppato tutte le scarpe per correr dietro ai granchiolini !

ALF. - Ma si capisce. La spiaggia è fatta per i fanciulli. Seggano, seggano ; intanto io cercherò il cameriere. ( Si allontana ).

IDA. - Mamma, andiamo. Non faccia scene.

GEL. - Io farei.... qualcosa di peggio !... Ne riparleremo più tardi.

IDA. - La ragione ?

GEL. - La ragione è questa. ( Accennando il giovinotto che cerca nel fondo ). A me non piacciano queste amicizie fatte ai bagni.

IDA. - Colpa sua, perchè se lei non diceva che si strugge di mangiare le triglie alla livornese, il signor Alfredo non ci avrebbe invitate.

GEL. - È stato lui che ha colto subito la palla al balzo !..,

ALF. - Questo cameriere non si vede. ( Tornando a loro ). Ma si accomodino, si accomodino. ( E scosta loro le sedie ).

CES. - ( Che si è già seduto ). Io ci sono già ; perché la mamma dice sempre che quando c'invitano bisogna accettare subito, subito.

GEL. - Io? !... Io dico questo ?... Ah, impertinente !... ( E gli dà uno scappellotto ).

ALF. - ( Ridendo ). Parole da ragazzo.... Segga, segga signorina ( Seggono ed egli chiama ). Cameriere !...

CAMI. - ( Sbirciandoli ). ( Sempre così quando siamo ragazzi. Basta dire la verità, giù uno scapaccione !... ).

CAM. - ( Entrando ). Il signore ha chiamato ?

ALF. - Ma sì, perbacco !

IDA. - A me prima di tutto un po' di brodo.

ALF. - Brodo alla signorina. ( A lei ). Ci metta anche un rosso d' uovo. ( Al cameriere ). Brodo con rosso d' uovo....

CES. - Anch'io!... Anch'io!

GEL. - Taci ! ( E giù un altro scapaccione ).

CAMI. - A quel ragazzo non danno che degli scapaccioni !

GIU. - Lascia fare.

ALF. - E a noi.... a noi, spaghetti al pomodoro ; e dopo.... ( Rivolto alla vecchia ). Triglie alla livornese !

GEL. - Non tanto piccole, mi raccomando.

CAM. - Ne abbiamo delle bellissime ! ( Esce e poi torna a servirli ).

CAMI. - La vecchia non si vergogna più.

GIU. - Ma non ti far sentire !

[...]

( Augusto Novelli, brano tratto da "Un campagnolo ai bagni" - 1887 - R. Bemporad & Figlio, Editori, Firenze 1921 )

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