A chi non piacerebbe una scuola all’aperto? Imparare a contatto con la natura e le stagioni, provare il piacere di sporcarsi le mani e quell’idea di libertà che solo gli spazi aperti sanno dare. Se questo vi sembra un lusso lontano dalla vostra realtà, vi spiego come prenderne spunto e riadattarlo alle vostre esigenze. Potrebbe essere un’idea per sfruttare l’estate.
“Aule Verdi all’aperto” è il libro che racconta un esperienza iniziata nel 2005 in una scuola primaria di Concorezzo, con la partecipazione dell’Architetto Sabbadini e dell’amministrazione comunale. Una scuola fortunata in partenza perchè aveva a disposizione uno spazio esterno molto ampio, delle insegnanti piene di iniziativa e un’amministrazione comunale lungimirante che ha saputo dare spazio alle idee anche dei piccoli cittadini, scelta che si è rivelata altamente premiante per tutti. Con la collaborazione dello studio dell’architetto Sabbadini hanno trasformato lo spazio esterno creando una vera scuola con spazi strutturati per i bambini e per attività di studio.
Quanti hanno uno spazio simile a disposizione? Quanti insegnanti si lascerebbero coinvolgere in un progetto così impegnativo? Quante amministrazioni comunali possono sostenere spese extra per le scuole? Sicuramente il progetto fa un po’ invidia, soprattutto oggi nel 2013 in cui abbiamo scuole con le finestre rotte o laboratori senza materiali. Prendendo l’esperienza di Concorezzo come modello, portato quasi alla perfezione, forse possiamo trarne spunto per attività in piccolo.
Come possiamo riutilizzare questo esempio? Il libro ripercorre ogni tappa dell’esperienza: la valutazione della proposta, le prime fasi di studio, le alternative, la realizzazione. L’aspetto premiante di “Aule Verdi all’aperto” è il totale coinvolgimento dei bambini in ogni fase del progetto. L’esperienza è stata formativa perchè è risultato un campo di studio che ha permesso di coinvolgere abilità diverse e materie apparentemente tra loro separate. Prendiamo il modello e proviamo ad applicarlo in piccolo.
Avete un giardino? un balcone? provate a sfruttate la struttura del progetto per trasformarli in campi educativi per i bambini. Giocate di fantasia allenando il pensiero creativo provando a immaginare come trasformereste il parco vicino a casa. Non escludete l’ipotesi di sognare in grande e presentare l’idea all’amministrazione, informandovi troverete dei bandi per ottenere piante gratuite da inserire nel giardino della scuola.
Se provassimo anche a sperimentare il metodo all’interno della nostra casa?
Aule verdi all’aperto
Il giardino di scuola per educare all’ambiente
Editore: EMI
AUTORI: Sergio Sabbadini, Anna valera, Caterina Brasacchio, Carla Penati