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Aumentano i tassi di interesse sui mutui ma si può ancora chiedere la sospensione

Creato il 06 aprile 2011 da Mutuonews

Aumentano i tassi di interesse sui mutui ma si può ancora chidere la sospensione Adusbef e Federconsumatori, lamentano come le banche nonostante un aggravio dovuto all’aumento dei tassi dei mutui variabili stiano consigliando i risparmiatori a contrarre mutui che già di per sè hanno interessi più alti rispetto ai minimi applicabili.

Gli spread imposti per un mutuo a tasso variabile di 150.000 euro ad esempio  di durata ventennale arriva al 2,20% per Banca Carige ed Intesa San Paolo; all’1,85% per la Bnl; all’1,60% per Barclays, BPM e Che Banca; e infine all’1,55% per We Bank. La BCE dovrebbe portare il tasso di riferimento almeno all’1,75% nel corso del 2011, Adusbef e Federconsumatori rammentano che la base dei mutui a tassi fissi (oggi tra il 4,50% ed il 5,75%) e è l’Eurirs (tra il 3,65% a 10 anni; il 3,89% a 30 anni ed il 4,04% a venti anni).

Qualora si volessero evitare i rincari che potrebbero arrivare fino a 600 € all’anno è possibile chiedere la sospensione della rata del mutuo (al massimo due rate) accedendo al Fondo appositamente creato fino a luglio 2011. Chi ha i requisiti può chiedere la sospensione fino ad un intero anno. Possono accedere alla sospensione della rata del mutuo fino a 12 mesi le famiglie con reddito imponibile fino a 40mila euro che nel biennio 2009 – 2010 hanno perso il lavoro o sono entrati in cassa integrazione. Il mutuo non deve superare 150mila euro per l’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione principale. Possono fare richiesta di sospensione del mutuo anche i clienti che abbiano accumulato un ritardo nei pagamenti della rata del mutuo fino a 6 mesi (180 giorni).

 


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