“Ho chiesto al Commissario agli Affari Economici e Finanziari Olli Rehen di raccomandare all’Italia l’utilizzo dei proventi della vendita dei beni confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata per contenere il disavanzo pubblico, secondo quanto prescritto dai parametri Europei”, lo ha dichiarato oggi a Bruxelles Giommaria Uggias, eurodeputato di Italia dei Valori, il quale ha poi precisato: “È a tutti noto che la Commissione ed il Consiglio Ue, nell’ambito del c.d. semestre europeo, avendo rilevato che l’Italia presenta squilibri macroeconomici che richiedono un’azione politica incisiva, proprio al fine di contrastare tali squilibri, hanno formulato nei confronti del governo italiano delle raccomandazioni volte a contenere il disavanzo, ridurre il debito pubblico e a dare attuazione effettiva alle riforme in taluni settori specificamente indicati. Per dare seguito alle citate raccomandazioni – ha aggiunto l’eurodeputato IdV – lo stato italiano sta adottando misure che vanno prevalentemente nella direzione di un aumento della pressione fiscale”.
Uggias ha poi ricordato che: “Negli ultimi giorni, nel vano tentativo di scongiurare l’ennesimo aumento dell’aliquota IVA, il governo italiano ha pubblicamente dichiarato che occorreva ancora recuperare entrate per un miliardo di euro. Nonostante ciò il governo è rimasto sordo alla richiesta di Italia dei Valori di utilizzare, per far fronte a tali esigenze, le ingenti disponibilità finanziarie conseguite nell’ambito della lotta alla mafia”.
A sostegno dell’intervento di Uggias è intervenuto anche il segretario di Italia dei Valori Ignazio Messina il quale, nel corso di un’intervista a TGCOM24 ha dichiarato: “È vergognoso che lo Stato, mentre da un lato continua a chiedere sacrifici alle famiglie italiane, dall’altro lato dimentica di disporre di oltre 80 miliardi di euro di beni confiscati alla mafia ed alla criminalità organizzata, di cui 700 milioni circa in titoli giacenti presso il Fondo Unico Giustizia”.
“Noi dell’Italia dei Valori, per scongiurare l’aumento dell’IVA, avevamo suggerito al governo questa soluzione, che però ha fatto orecchie da mercante. Vedremo – ha avvertito Messina – se continuerà a far finta di niente dopo l’intervento che stiamo sollecitando al Commissario europeo agli Affari Economici e Monetari”.