Crediti immagine: NASA, ESA, J. Clarke (Boston University), The Hubble Heritage Team (STScI/AURA), e J. Spencer (Southwest Research Institute).
Questa immagine è stata acquisita nel marzo 2007 dall’Advanced Camera for Survey nella regione dell’ultravioletto, a bordo dell’Hubble Space Telescope: si osservano delle emissioni luminose di aurore che sono sempre presenti nelle regioni polari di Giove.
L’aurora ha un’estensione di centinaia di chilometri e si trova a circa 250 chilometri al di sopra di quella che possiamo definire superficie del pianeta (anche se non esiste una vera e propria linea di demarcazione tra il gas dell’atmosfera e la superficie, trattandosi di un pianeta gassoso). E’ causata da particelle elettricamente cariche che interagiscono con gli atomi dell’alta atmosfera gioviana attraverso un processo del tutto simile a quello che si osserva nelle aurore terrestri, tranne per il fatto che il campo magnetico gioviano è di vari ordini di grandezza più intenso di quello terrestre.
Qui sopra osserviamo il polo sud gioviano. Questa immagine è stata ottenuta dalla sonda New Horizons della NASA mentre passava vicino al pianeta per avere un’accelerazione gravitazionale per raggiungere il pianeta Plutone. Attualmente New Horizons si trova a circa 22 UA (1 UA è la distanza media Terra-Sole, pari a 150 000 000 di chilometri), il veicolo spaziale più vicino a Plutone finora costruito. Lo raggiungerà nel luglio 2015.
Delle gigantesche aurore erano state osservate su Giove anche dalla sonda Galileo della NASA: http://pds.nasa.gov/planets/captions/jupiter/aurora.htm
La sonda Juno della NASA è attualmente in rotta verso Giove che raggiungerà nel 2016 per studiare il campo magnetico del pianeta in profondità oltre alle caratteristiche della sua atmosfera.
Missione Juno della NASA: http://www.nasa.gov/mission_pages/juno/main/index.html
Aurore su Giove riprese dalla sonda Galileo: http://pds.nasa.gov/planets/captions/jupiter/aurora.htm
Sabrina