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Ausilio a 360°: “Dopo gli addii abbiamo dovuto ricominciare da capo, i soldi sono pochi…”

Creato il 03 novembre 2014 da Alex80

Ausilio a 360°: “Dopo gli addii abbiamo dovuto ricominciare da capo, i soldi sono pochi…”

Il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio con un’intervista rilasciata ai microfoni di TeleLombardia ha parlato a 360° della situazione della squadra nerazzurra che sta attraversando un momento difficile, partendo dal mercato estivo della dirigenza guidata da Erick Thohir: “Il mercato è stato fatto seguendo la società, in primis lo staff tecnico. Nei moduli che aveva in testa il mister le due punte hanno caratteristiche simili. Noi abbiamo avuto problemi con Palacio e Osvaldo, rimanendo Guarin avevamo pensato fossimo al completo, in più abbiamo anche giovani promettenti della Primavera su cui puntare e vederli crescere è un dovere. Noi abbiamo in mente più moduli, ci siamo attenuti alle regole UEFA che vogliono 25 giocatori massimo. Il problema è stato che Palacio sia tornato acciaccato ed è andato oltre i tempi previsti, idem dicasi per l’infortunio di Osvaldo. Sono convinto che Rodrigo tornerà presto al gol e Osvaldo sarà già a disposizione giovedì, proprio come Guarin. Così dovremmo essere a posto fino al termine della stagione. Se a dicembre faremo nuove valutazioni, penseremo di fare qualcosa di diverso – I soldi sono pochi ma Ausilio cerca di dare il meglio – La disponibilità economica si è vista, noi volevamo ridurre il monte salari e ci siamo risuciti, portando il costo totale a 70 milioni di euro. Abbiamo lavorato seguendo i paletti del FFP, non potevamo scappare da questo e abbiamo cercato delle soluzioni in base ai parametri. Abbiamo quindi cercato i giocatori nel rispetto delle nostre possibilità, che non prevedevano giocatori da venti milioni di euro. Noi dobbiamo puntare sulle potenzialità, come fatto con Dodò e Kovacic. Abbiamo puntato su Osvaldo che, al di là della scorsa stagione, non si può discutere. Prenderlo in prestito gratuito con diritto di riscatto a sette milioni è un’ottima operazione, come l’acquisto di Medel con rate comode. La squadra può competere per migliorare il quinto posto e cercare il terzo posto per entrare in Champions League – Ha concluso parlando della ricostruzione necessaria dopo gli addii dei senatori che hanno fatto la storia – L’Inter è in una fase di ricostruzione, io sono ottimista di natura, ma vediamo la luce in fondo a questo tunnel. Vedo Mazzarri lavorare tutti i giorni deditamente e con la carica giusta. Io penso che Paratici e Bigon credano in Mazzarri come creda io. Adesso è in difficoltà, ma ha l’esperienza per venirne fuori e alla fine ha sempre centrato l’obiettivo, in primis l’anno scorso, tornando in Europa. E’ arrivato da vice-campione d’Italia all’Inter ed era ambito anche da altre squadre, dopo un anno Thohir lo conferma ed è legittimato. Il progetto è partito quest’anno dopo il cambio anche a livello tecnico in cui erano compresi Zanetti, Samuel, Milito, Cambiasso, che non sono facili da sostituire. Questo si vedrà nel lungo periodo perché sono stati sostituiti da giovani di grande talento, da altri che avevano voglia di riproporsi. E’ certamente una squadra più lunga, ma l’allenatore ha la possibilità e il tempo di tirare fuori le capacità. Un altro problema è stato il dover affrontare la preparazione con dieci assenti causa mondiale. E’ impossibile vedere risposte nel breve. Noi siamo sicuri del nostro progetto e andiamo avanti in questa direzione”.


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