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Ausilio: ”Vogliamo riportare l’Inter in alto, ci vuole tempo ma Thohir ama questa squadra, Icardi e Handanovic dico che..”

Creato il 02 marzo 2015 da Alex80

Ausilio: ”Vogliamo riportare l’Inter in alto, ci vuole tempo ma Thohir ama questa squadra, Icardi e Handanovic dico che..”

Ausilio: ”Vogliamo riportare l’Inter in alto, ci vuole tempo ma Thohir ama questa squadra, Icardi e Handanovic dico che..”

Piero Ausilio e’ ospite neglio studi del ”Processo del Lunedi” condotto da Enrico Varriale su Rai Sport1, ecco le parole del dirigente neroazzurro:

DOPO TRE PARTITE CONSECUTIVE, LA DOCCIA GELATA CON LA FIORENTINA. COME MAI QUESTA INTERMITTENZA NEI RISULTATI DELL’INTER?

E’ l’Inter, è la storia di questo club spesso definito pazzo. Venivamo da un buonissimo periodo, la gara con il Celtic pareggiata all’ultimo secondo, la scelta di Mancini è stata proprio quella lì, dare un progetto all’Inter con Mancini. Serve tempo ed è ancora poco.

MEDIA PUNTI MAZZARRI E MEDIA PUNTI MANCINI. SI FA SPESSO IL PARAGONE. LEI DA MANAGER DI MERCATO PREFERISCE CHI CHIEDE TANTI GIOCATORI O UNO CHE SI ACCONTENTA?

Dal mio punto di vista le cose si decidono tutti insieme. Il direttore sportivo è un servizio tra presidente e allenatore. Noi siamo a disposizione, dobbiamo capire le esigenze della società nei numeri. Abbiamo i paletti del Fair play e non possiamo fare tutto, poi c’è la volontà del tecnico e le sue esigenze. Serve un equilibrio tra le due cose. 

 COSA VI ASPETTATE DALL’INDAGINE UEFA?

Non so nello specifico. Ci sono i manager del club che se ne occupano. Io appartengo più all’area tecnica e con lui stiamo cercando di farci trovare pronti. Anche a gennaio abbiamo operato nel pieno rispetto  dei parametri. stiamo diventando esperti di finanza anche (sorride.ndr). Nonostante le difficoltà sono arrivati giovani come Shaqiri, Brozovic e Santon che è tornato uomo ed è un ottimo giocatore. Sono contento.

INDISPENSABILE UNA CESSIONE?

Vorremmo tenere i migliori. Sappiamo che dobbiamo avere rispetto delle situazioni che arriveranno che potranno essere più o meno difficili da affrontare. La rosa è ampia, non manca tanto a questa Inter. Sono contento che con qualche ritocco si possa fare bene, è una squadra competitiva questa e sarà a livello l’anno prossimo. 

HANDANOVIC, GUARIN E ICARDI. CHI PUO’ PARTIRE?

Mi piacerebbe tenerli tutti e tre. Sono tre ottimi giocatori, giovani e maturi, ma sono punti fermi di questa Inter. Possono essere della prossima. 

CI DA’ L’ANNUNCIO DEL RINNOVO DI ICARDI?

Non abbiamo firmato, ma non abbiamo firmato, ma ieri abbiamo fatto una riunione importante con il suo agente. Servono i tempi giusti per un contratto importante. Vogliamo riconoscere i suoi meriti. Vogliamo fare le cose con la giusta attenzione per l’economia del club, sarà accontentato. Servono tempi lunghi, ma sarà fatto, vogliamo entrambi il rinnovo.

 QUALE POTREBBE ESSERE L’OFFERTA CHE VI FA TENTENNARE?

Non ci voglio pensare all’offerta irragionevole. Non ha un numero. Stiamo cercando di costruire l’Inter e Icardi in questo tipo di squadra è prevista la presenza di Icardi.  

I GIOVANI DELL’INTER…

Mancini ha fatto esordire Puscas, Bonazzoli. Santon dopo 4 anni fuori, con il suo percorso fatto, è tornato più maturo. 

 IL PRESIDENTE THOHIR E MORATTI, CHE DIFFERENZA C’E’?

Sono persone di culture diverse, che hanno fatto esperienze diverse. Moratti è cresciuto a pane e Inter grazie al papà, è cresciuto con qiuesta squadra nel cuore. Ha costruito un’Inter vincente. Thohir è uomo di businness. Anche lui ci mette passione, la segue anche di notte visto il fuso orario. E’ attento, si informa di tutto, usa la tecnologia, Moratti era una presenza fisica costante. Ma l’amore che ET ha per l’Inter è pari a qiello di Moratti. Ha bisogno di tempo per costruirla anche lui. 

COSA PENSA THOHIR DEL PARMA?

Ha chiesto a me e ai dirigenti cosa ha portato una squadra del campionato di Serie A in questa situazione. E’ una cosa che non fa bene a nessuno. Il Parma è un caso che nasconde imbarazzi e difficoltà, sono le istituzioni che devono occuparsi di questa situazione. Il ritorno di immagine che ne ha il calcio italiano, come ci ha fatto notare Thohir, non aiutano il calcio italiano e sono un problema di tutti.

QUANDO TORNERA’ UN DERBY SCUDETTO ALL’INTER COME STA SUCCEDENDO STASERA TRA JUVE E ROMA?

Stiamo lavorando duramente perché succeda in poco tempo. Non è facile, non regaliamo illusioni, ma ce la stiamo mettendo tutta. Vogliamo fare le cose con intelligenza e serietà. Questo è il modo di lavorare dell’Inter e spero che con l’aiuto di tutti, dai calciatori ai tifosi, questo succeda nel più breve tempo possibile.

ANCHE IL MILAN STA AVENDO DIFFICOLTA’…

E’ strano, sono due club che hanno sempre lottato per il vertice. Vederle in difficoltà lascia un po’ così. Guardo in casa mia e analizzo la nostra situazione. Noi abbiamo avuto coraggio e umiltà e abbiamo rivisto le cose in corsa. Abbiamo intrrapreso una strada affascinante: ripartire dalle idee di Mancini ripartendo dalle sue idee, con il suo modo di intendere il calcio, mentalità offensiva, squadra alta. Serve tempo. Ieri abbiamo avuto una gara con una squadra che è più avanti con il tempo e Montella ha potuto plasmarla.

QUANTO E’ IL TEMPO…

La logica è fare investimenti su giocatori che possano essere aiutati a crescere per un progetto a lungo termine. Sono giocatori giovani, come Kovacic e Brozovic, sono giovani, ma saranno quelli che aiuteranno l’Inter a fare bene. 

NON MI E’ PIACIUTA L’INTER DI IERI. E A POCHI MINUTI DALLA FINE PALACIO CHE NON PASSA LA PALLA. EPISODIO CHE RICORRE DOPO LA VICENDA OSVALDO, COSA AVETE DETTO AL GIOCATORE?

Quando si fanno errori sul campo, una valutazione tecnica sbagliata di un giocatore che ha la generosità tra le sue caratteristiche, semplicemente non lo ha visto, è arrivato in debito e non è riuscito a servire il compagno meglio piazzato. Gli errori tecnici sono perdonati. Per quanto riguarda Osvaldo sono cose diverse. In realtà in undici contro nove abbiamo giocato solo dieci minuti e in quei dieci minuti ho visto diverse azioni nostre. Ho visto un grande Neto, un errore di misura di Palacio, uno di Icardi, un grande Guarin. Non piace neanche a me se l’Inter non vince in superiorità numerica, ma se fossero stati più di dieci minuti, magari sarebbe stato più facile, ecco. . 


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