Vorrei segnalarvi un interessante filone di ricerca relativo alle auto elettriche. Un team di ricercatori americani appartenenti al Massachusetts Institute of Technology (MIT)ha infatti realizzato un nuovo modello di batteria più leggera, economica e rapida da ricaricare che, secondo i primi test, potrebbe realmente trasformare il settore dei veicoli elettrici. Il nuovo sistema è basato sulla tecnologia delle batterie di flusso, composte cioè da sostanze liquide.
La novità consiste nel fatto che si avrebbe una densità energetica dieci volte maggiore, grazie a un’innovazione fondamentale: la struttura liquida della batteria di flusso è infatti stata combinata con la tecnologia delle normali batterie solide a ioni di litio; in sostanza si tratta di un mix fra due elettroliti diversi il cui risultato, chiamato batteria di flusso semisolida, è quello di avere delle particelle solide sospese nel liquido. Quali i vantaggi? In sostanza per ricaricare questo tipo di batterie, è sufficiente sostituire i liquidi; per cui si tratta di un’operazione che potrebbe richiedere pochi minuti.
Nota interessante il fatto che queste batterie potrebbero trovare applicazione anche come accumulatori in associazione ad impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, almeno per piccole utenze, riducendone i limiti legati all’intermittenza degli impianti stessi. Tutti questi aspetti rendono di un certo interesse la tecnologia, i cui sviluppi verranno seguiti con una certa attenzione. Alla luce di simili risultati si può quindi essere più che ottimisti sul fatto che l’auto elettrica in pochi anni potrebbe realmente diventare competitiva.
L’errore che non dovrà essere fatto è pensare che il raggiungimento della maturità tecnologica delle auto elettriche sia per forza di cose direttamente proporzionale all’autosostenibilità energetica nel settore trasporti; sarà per questo importante pianificare il passaggio al trasporto elettrico in modo che la produzione del vettore energetico (necessario alla ricarica delle batterie) sia la più sostenibile possibile.
Se si penserà che per produrre il vettore energetico sia comunque imprescindibile il far ricorso all’energia primaria delle fonti fossili, non si farà altro che programmare il futuro semplicemente spostando le emissioni dalle strade alle centrali elettriche. Se dovesse avvenire questo, si tratterebbe di un gioco che (ovviamente) non varrebbe la candela.