Il blog Salviamo il paesaggio ha gentilmente ospitato un altro mio intervento, questa volta sull’automobile. Per chi legge questo blog è un po’ sempre la solita solfa, per cui integro con un link a questo bel documentario di Jean Louis Remilleux sulla fine del petrolio (tutto degno di nota, ma particolarmente inquietante la parte sul futuro della Cina), e un articolo su un rapporto del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti su quale sarà l’energia del futuro… gli idrocarburi. Cioè carbone, gas e petrolio. Quelli che già stanno soffocando la terra e alterando il clima. Secondo quest’analisi, la risposta al crescente fabbisogno energetico globale sarà di continuare con i combustibili fossili, anche quelli più inquinanti, e di estrarre idrocarburi non convenzionali – più costosi e più devastanti per l’ambiente.
L’altro giorno sono andata a una festa organizzata in un hangar (molto scenografico). Ormai è veramente impossibile andare a un concerto senza essere assordati anche da lontano – ne ho parlato con alcune persone e ho scoperto che si mettono i tappi. Questo è un perfetto emblema della perversione della nostra civiltà consumista ed energivora: invece di abbassare il volume a beneficio di tutti, chi vuole diventa sordo e chi non vuole si mette i tappi. Comunque, la cosa interessante è che gli organizzatori avevano predisposto un servizio di bus navetta che partiva dal centro di Udine. Ma la maggior parte della gente è venuta in auto. Capisco chi partiva da posti sperduti, ma tanti venivano proprio dalla città. Non pioveva, non faceva freddo, la navetta era gratis, faceva risparmiare i soldi della benzina e permetteva di bere alcol senza paura di controlli. Eppure non ha avuto il successo che mi aspettavo. Siamo abituati male, e siamo pure un po’ scemi.
Questo comunque conferma la tesi del mio articolo linkato sopra: quando hai la macchina, ti viene da usarla, non c’è niente da fare.
Se avete dei balconi, metteteci piante e fiori. Assorbono CO2.






