Autocritica di Al Gore sul bioetanolo. Molti i danni

“Il bioetanolo ricavato dal granturco produce il 28% in meno di gas nocivi per l’effetto serra , mentre il bioetanolo prodotto dalla cellulosa può tagliare fino all’85% di gas”. Lo disse Al Gore nel 2006. Adesso ha cambiato idea “L’uso dell’etanolo è stato un errore : il guadagno della riconversione energetica è , nel migliore dei casi , molto basso”.

Eccola dunque qual era la sconveniente verità : il bioetanolo non è conveniente. Anzi una verità ancora più sconveniente “Feci questo errore perché prestai particolare attenzione agli agricoltori del mio Tennessee. E a quelli dell’Iowa : perché allora correvo per la presidenza”.

L’autocritica di Al Gore è stata subito criticata dai suoi numerosissimi critici. La botta è anche dai giornali, come il Wall Street Journal che al di là dei dubbi sul riscaldamento globale ha sempre combattuto una conseguenza di certe politiche ambientaliste : quella degli aiuti.

Tra i tagli alle tasse per le compagnie petrolifere che scommettono sul biofuel e i sussidi agli agricoltori. Il contribuente americano ha messo di tasca sua più di 7 miliardi dollari solo nell’ultimo anno. Ma non basta.

La rivista Science aveva mostrato che la riconversione dei campi alla produzione del bioetanolo avrebbe paradossalmente causato fino al raddoppio dei gas. Eppure l’Epa, l’ente ambientale americano, sta pensando di aumentare la percentuale presente nella benzina dal 10 al 15%.

Una decisione che costringerebbe 74 milioni di americani a cambiare auto, visto che i motori in circolazione non sarebbero in grado di assorbire quel livello di mix. Non basta ancora. L’uso del bioetanolo è sotto accusa anche per l’impazzimento dei prezzi ha comportato : il 41% del mais in America , cioè il 15% dell’intera popolazione americana , è ormai impiegato nei combustibili , e questo ha fatto aumentare i prezzi delle provviste alimentari soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

Questo ha portato il prezzo del granturco in 5 anni è salito del 71% mentre quello del petrolio soltanto del 55%. Gore , è però convinto che l’etanolo di seconda e terza generazione , cioè quello prodotto da scarti agricoli, non inciderà sui prezzi dell’alimentare. Un ottima alternativa.