Le assicurazioni dovranno rimborsare l’aumento del 20% del costo delle polizze Rca pagato dagli automobilisti per gli anni 1996-2000. A sancirlo, la Corte di Cassazione, che ha accolto il ricorso di un automobilista campano con una sentenza depositata lo scorso mese di dicembre.
La decisione della Corte Suprema ha ribaltato dunque quella della Corte di Appello di Napoli che, nell’ormai lontano 2006, aveva escluso la possibilità che la società di assicurazioni dovesse restituire parte del premio assicurativo all’automobilista che l’aveva chiamata in causa nel 2003. E non solo. Si sottolineava anche come il diritto alla restituzione fosse in parte prescritto, almeno per l’anno 1997, essendo da allora trascorso più di un lustro, termine dopo il quale scatta la prescrizione in questi casi.
Tutto capovolto, come si diceva all’inizio, dalla Cassazione, che con sentenza numero 27527 della terza sezione civile ha stabilito che in cause analoghe a queste, attivate peraltro da numerosi automobilisti, la data della prescrizione decorre dalla pubblicazione del provvedimento di sanzione posto in essere dall’antitrust, il quale si configura come la base al diritto al rimborso.
Ebbene, il verdetto dell’autorità garante del mercato e della concorrenza risale all’anno 2000, quando con decisione numero 8546 ha sanzionato le società di assicurazioni per aver stretto un’intesa orizzontale capace di far lievitare i costi assicurativi in Italia, rendendo le polizze in questo paese più care che nel resto d’Europa.
Del resto la Suprema Corte ha pure sottolineato come se è vero che l’antitrust ha sanzionato l’ipotesi di intesa illecita ma non quella del cartello dei prezzi, è anche vero che il Garante ha messo in evidenza il rapporto tra l’intesa illecita e l’enorme incremento dei premi che ne è stato conseguenza. Insomma, la Cassazione ricorda che secondo il Garante sussisterebbero ragionevoli elementi di sospetto circa la reale presenza di questo collegamento.
Al di là di tutto, resta la – ottima, chiaramente – notizia che l’automobilista non ha affatto perso il diritto al rimborso dell’intero ammontare della cifra che l’assicurazione ha chiesto, somma comprensiva anche di interessi. Via libera, dunque, a tutti i guidatori che pretendono la restituzione dell’aumento Rca, che a questo punto si configura come illegittimo.
Automobilista campano batte il caro assicurazioni, 10.0 out of 10 based on 1 rating