Magazine Consigli Utili

Autoproduzione in cucina ... il seitan.

Da Enjoylife
Com'è stato il vostro ferragosto? Come lo avete passato? Al mare, in montagna, in campagna, avete fatto il classico pic nic? 
Spero che qualsiasi cosa abbiate fatto, sia stata una giornata all'insegna del divertimento e del relax ^_^
Siccome qui da me, essendo un luogo turistico, a ferragosto c'è sempre tantissima gente ovunque ed io non amo gli affollamenti e siccome già ho la fortuna di vivere in campagna, a ferragosto non mi muovo proprio di casa e quest'anno ho passato la giornata facendo qualche lavoretto nell'orto e creando in cucina!
Ho raccolto anche un po' di erbe aromatiche che ho fatto essiccare con il mio nuovo essiccatore ... sono molto soddisfatta di averlo finalmente acquistato! 
Il 15 agosto era anche una ricorrenza molto particolare per me ... era il mio 5° anniversario dell'essere vegan!
E quindi quale migliore occasione per dedicarmi per la prima volta all'autoproduzione del seitan?
Ebbene sì, mangio il seitan da tantissimi anni, da molto prima di fare la scelta vegan, perchè mi è sempre piaciuto molto e, come sapete, sono una grande sostenitrice dell'autoproduzione, ma, nonostante questo, non avevo ancora mai provato a fare il seitan in casa. Lo avevo fatto più volte con il preparato apposito, ma mai partendo da zero, dalla farina.
Rimandavo sempre perchè l'ho sempre "percepita" come una di quelle cose molto laboriose, che richiedevano tantissimo tempo e tantissima pazienza.
Invece sono rimasta piacevolmente sorpresa, perchè il procedimento di lavaggio è durato sì e no una quindicina di minuti e non ho trovato particolari difficoltà, oltre ad essere venuto il miglior seitan che abbia mai mangiato ... modestia a parte ^_^ 
Una delle obiezioni che ho spesso sentito riguardo la produzione del seitan è che si spreca tanta acqua, ma se anzichè utilizzare il procedimento che prevede il lavaggio sotto l'acqua corrente, si utilizza quello della bacinella che si riempie ogni volta d'acqua e poi si svuota, è possibile riutilizzare quell'acqua per bagnare le piante! 
In rete si trovano un'infinità di ricette per la produzione casalinga del seitan, con tantissime varianti. 
Io ho preso spunto da molte di queste, facendo un mix di tutto quello che mi sembrava meglio, ad istinto.
Ed ecco quindi il procedimento che ho utilizzato per autoprodurre il mio primo seitan.
Autoproduzione in cucina ... il seitan.
Ingredienti:
  • 1 kg di farina manitoba (è più ricca di glutine)
  • 550 gr circa di acqua
  • 1 cipolla
  • 2 carote
  • 1 piccolo gambo di sedano
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 pezzetto di alga kombu (circa 5 cm)
  • 5 cucchiai di shoyu (salsa di soia)

 Procedimento:
Versare la farina in una ciotola capiente, aggiungere l'acqua e impastare.
Potrebbe essere necessaria una dose di acqua leggermente inferiore o leggermente superiore, regolatevi voi ... si deve ottenere un impasto come quello per fare il pane.
Autoproduzione in cucina ... il seitan.
Far riposare circa 1 ora, dentro la ciotola coperta con un telo.
Riprendere l'impasto, mettere la ciotola nel lavello, riempirla d'acqua e, cominciare a impastare e strizzare l'impasto con le mani , dentro l'acqua. L'acqua si colorerà di bianco e sembrerà latte. 
Autoproduzione in cucina ... il seitan.
Dopo aver strizzato più volte l'impasto, toglierlo dall'acqua e metterlo in un colapasta posizionato nell'altra vasca del lavello. 
Quindi con le mani schiacciare l'impasto contro le pareti del colapasta per far perdere un po' di liquido.
Svuotare la ciotola con l'acqua, versandola direttamente nei vasi delle piante o in giardino.
Rimettere l'impasto nella ciotola e riempire nuovamente di acqua, strizzare come prima e poi svuotare la ciotola con l'acqua.
Ripetere queste operazioni più volte fino a quando l'acqua resta quasi trasparente, il che significa che tutto l'amido è stato eliminato.
L'impasto deve diventare spugnoso, deve restare il glutine.
A me sono occorsi 12 lavaggi per ottenere l'acqua piuttosto limpida e la giusta spugnosità dell'impasto.
Ecco come si presentano l'impasto e l'acqua al 2° lavaggio:

Autoproduzione in cucina ... il seitan.Autoproduzione in cucina ... il seitan.


Al 10° lavaggio l'acqua resterà già quasi pulita e il seitan sarà quasi pronto ... si presenteranno così:

Autoproduzione in cucina ... il seitan.Autoproduzione in cucina ... il seitan.


A fine preparazione l'acqua sarà quasi completamente trasparente e l'impasto avrà l'aspetto di una spugna.
Si presenteranno così:

Autoproduzione in cucina ... il seitan.Autoproduzione in cucina ... il seitan.


A questo punto compattare l'impasto e formare un salamotto, avvolgerlo in una garza (io ho usato quella che si usa per fare il formaggio) o uno strofinaccio bianco di cotone e chiuderlo con uno spago da cucina alle due estremità, tipo caramella.
Non avvolgere l'impasto troppo stretto perchè durante la cottura si dilaterà leggermente e deve avere lo spazio per farlo.
Autoproduzione in cucina ... il seitan.

Preparare ora le verdure, pulirle, tagliarle grossolanamente e versarle in una pentola abbastanza capiente da contenere il rotolo di seitan. Aggiungere l'alga kombu e lo shoyu e portare ad ebollizione.


Autoproduzione in cucina ... il seitan.

Una volta raggiunta l'ebollizione, mettere nella pentola anche il rotolo di seitan e far cuocere, a pentola coperta, per 45 minuti.


Autoproduzione in cucina ... il seitan.
Estrarre quindi il rotolo di seitan dal brodo, togliere la garza e lasciare raffreddare.

Autoproduzione in cucina ... il seitan.Autoproduzione in cucina ... il seitan.

A questo punto potete affettarlo e conservarlo in frigorifero, con il suo brodo di cottura, per circa una settimana.


Le verdure utilizzate per il brodo potrete frullarle con il mixer ad immersione con il brodo stesso ed utilizzarle come base per una buona zuppa di farro o di avena, magari con aggiunta di lenticchie.

Autoproduzione in cucina ... il seitan.Autoproduzione in cucina ... il seitan.


E avrete il vostro seitan, pronto per essere usato nelle vostre ricette preferite ... la mia preferita è quella delle scaloppine al limone!
La vostra? 
Con questo post partecipo al linky party di Alex di C'è crisi c'è crisi 
Linky Party C'e' Crisi

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :