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Autori ingenui, oppure… ?

Creato il 05 gennaio 2015 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino

La domanda sorge spontanea: gli autori sono ingenui, oppure hanno mire recondite?

domanda

Davvero gli autori ingenui sono tali? Se la domanda è questa, e già si potrebbe rispondere sulla fiducia, bisognerebbe capire qual è l’argomento trattato. Ebbene, ve lo spiego subito. Entriamo nuovamente nel regno dell’impossibile ma vero, nel quale tutto quello che normalmente pare logico, in questo luogo non lo è. Nello specifico apriamo una parentesi su tutti coloro che decidono di condividere la promozione del proprio libro all’interno del gruppo facebook di un editore che, ovviamente, non è lo stesso che ha pubblicato il testo. Vedo qualche espressione perplessa… in effetti il dubbio c’è e dovrebbe diventare una certezza. Nel momento stesso in cui il nome del gruppo è quello dell’editore X, nella testata c’è il logo dell’editore X e i contenuti sono quelli riferiti ai libri in catalogo presso l’editore X e ai suoi autori, che ci fa la copertina di Pinco Pallino che pubblicizza il proprio libro dell’editore Y? Dunque, a meno che non sia nata una nuova e strana forma di masochismo editoriale, pare evidente che pubblicizzare in questo modo il libro, avente come marchio quello di un “concorrente”, non pare una mossa saggia. Sarebbe come tentare di esporre un paio di Levi’s in una vetrina della Benetton…

Nella migliore delle ipotesi il post verrà cancellato o non moderato, nella peggiore… si rischia di entrare a far parte della lista nera che un editore tiene sempre a portata di mano. Una sequenza di nomi che, per un verso o per l’altro, non vengono ritenuti idonei per poter essere pubblicati. E non tanto per il contenuto dei loro testi, che potrebbero anche essere meritevoli, quanto perché gli autori vengono etichettati come “problematici”.

Ah… vedo che qualcuno di voi sta sospirando di sollievo, pensando che, essendosi auto prodotto, non corre questo pericolo e, dunque, queste regole al suo libro non si possono applicare. Ebbene vi sbagliate. Non è postando la vostra promozione nel gruppo di un editore che troverete la via più breve verso il suo interesse. Ciò che attira e stuzzica la curiosità di un responsabile editoriale è la potenzialità effettiva di un manoscritto. Il self publishing funziona quando è già avviato e può portare con sé una certa eredità di lettori. Detto in parole povere, quando il libro ha già fatto un buon numero di vendite su Amazon.

Quindi, per favore, oltre a evitare di mandare messaggi privati ad altri utenti, nei quali tentate di persuadere il malcapitato a leggervi e comprarvi, evitate anche di inserire i vostri post promozionali in gruppi non idonei, specie se palesemente appartenenti a un editore che non è il vostro. Non solo ci rimette il vostro libro, ma anche il vostro nome. Tenetelo presente.


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