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Autotrasportatori in regola vittime di uno strano controllo

Creato il 14 luglio 2015 da Ufficiostampafedercontribuenti @Federcontribuen
Autotrasportatori in regola vittime di uno strano controllo

Un carico posto sotto sequestro da quasi una settimana senza una valida ragione. Due lavoratori che senza motivo avranno per sempre la fedina penale macchiata da questo misterioso errore. Danni economici e morali a cui è difficile dare un movente logico. Sul tratto stradale di Rieti si è consumato un doppio abuso da parte della GdF contro due onesti autotrasportatori con tutti i documenti in regola, anche relativi al carico. Cosa è successo?

Il TIR procedeva senza infrangere il codice stradale, veniva fermato dalle Fiamme Gialle per un regolare controllo. I documenti del Tir, come del carico trasportato e i dati anagrafici dei due lavoratori sono a posto, eppure, stranamente e inspiegabilmente i due vengono arrestati e il carico posto sotto sequestro. Ipotizzano gli agenti che al posto del solvente, di tipo "Thinner S", nei 26 contenitori regolarmente sigillati, ci sia gasolio trasportato illegalmente: "ogni solvente ha una base di gasolio, per cui l'odore percepito non poteva trarre in inganno agenti che dovrebbero avere la competenza tale da accertare quanto ipotizzato, se non sul posto, nel giro di poche ore". Il carico proveniente dalla Slovenia è stato sigillato dopo aver subito i controlli specifici dalle autorità locali, qui il primo abuso compiuto dalle autorità italiane: i sigilli andavano tolti alla presenza delle autorità slovene. Il solvente doveva raggiungere Malta per conto di una azienda inglese la quale, avvisata dai camionisti, si è preoccupata di fornire alle autorità nostrane tutti i dati utili al rilascio del carico. Invece lo stesso è ancora sotto sequestro, mentre per i due camionisti, dopo una nottata in carcere e un processo per direttissima con rilascio, resterà per sempre una macchia. Si domanda il Presidente della Federcontibuenti, Marco Paccagnella: "perchè le Fiamme Gialle nonostante l'esibizione dei documenti che dimostravano la regolarità del carico, hanno ritenuto si trattasse di altro materiale trasportato illecitamente, una soffiata sbagliata? I finanzieri, rifiutandosi di far analizzare il carico, hanno compiuto un doppio abuso di potere nei confronti di due cittadini che non facevano altro che svolgere onestamente il proprio lavoro, e, nonostante le dichiarazioni fornite dagli autotrasportatori, hanno proceduto al sequestro del mezzo, provocando un grave danno economico all'azienda che, in questo modo, non ha potuto rispettare tempi e modalità di consegna del materiale. Senza contare che strappato il sigillo l'analisi del contenuto deve essere immediato. Forse non c'entra una "distrazione" da parte della GdF, sappiamo che spesso si muovono dietro a delle "soffiate" specie quando parliamo di autotrasporti: una soffiata strategica o un errore di individuazione del TIR?" Dalla Slovenia a Malta per conto di una azienda inglese: c'era interesse nel fermare il carico? La sorpresa dei due lavoratori come la paura dopo aver capito che nessuna bolla di accompagnamento sembrava scoraggiare gli agenti da un sequestro e arresto è stata tantissima, inoltre hanno dovuto giustificare l'accaduto ai propri committenti. Errore umano o mistero italiano? Quanto tempo occorre per analizzare il contenuto trasportato? Chi pagherà i danni?


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