Autovelox a Milano per la sicurezza o per sanzionare il più possibile?

Creato il 18 febbraio 2015 da Anticasta

Comportamenti squadristi e fascisti in sostenitori della sinistra ma dove stiamo andando? 


 Da qualche mese a Milano sono fioccate le multe per 7 nuovi autovelox che l'amministrazione PD-SEL ha posizionato in città. Lo scopo dell'autovelox dovrebbe essere quello di indurre gli automobilisti a rallentare, questo per una questione di sicurezza sulle strade, difatti le telecamere per legge devono essere visibili e segnalate. Ora però succede questo che a Milano ci sono molti cartelli che segnalano autovelox da anni ma non c'è mai stata una telecamera, metterle da un giorno all'altro senza una segnalazione aggiuntiva non mi sembra finalizzato alla sicurezza. Una di queste telecamere si trova su di un cavalcavia proprio all'uscita della tangenziale dove il limite è 110. Sul cavalcavia invece c'è il limite di 70. Si passa da stradone a stradone e per quanto si inizi a decelerare è difficile passare subito ai 70, direi che è quasi fisiologico senza bisogno di essere persone che corrono in auto, per di più in una strada in cui non ci sono attraversamenti pedonali né semafori dunque non c'è un grave pericolo. Non per questo voglio sostenere che non sia giusto rispettare il limite, rispettarlo è giusto ma sanzionare in questo modo è troppo facile. Come dicevo da anni era presente il cartello ma mai una telecamera e i milanesi si sono abituati a non dover badare troppo a pochi km in più oltre il limite, visto che non è pericoloso, ma poi perché mettere i cartelli senza le telecamere? Si sa che le persone si abituano, si creano delle consuetudini e chi s'intende di sociologia sa bene che le consuetudini non si possono ignorare, hanno persino un peso nei tribunali talvolta. Chi decide di piazzare una telecamera proprio lì mi vuol dire che non conosceva i milanesi? Un'amministrazione che vuole essere vicina ai cittadini non ne dovrebbe a mio parere approfittare, io mi sarei aspettata un bel cartello aggiuntivo come c'è sulla Ghisolfa dove sono anni che c'è un autovelox oppure come quello che hanno messo sulla via Fermi, probabilmente dopo lamentele, invece lì non c'è, come mai? E poi perché non avvisare prima, visto che si arriva dalla tangenziale, raccomandando di rallentare perché di lì a pochissimo il limite scende nonostante lo stradone continui? Mi è venuto il lecito sospetto che la sicurezza dei cittadini non sia la ragione principale di questa mossa bensì era prioritario fare cassa. Mi risulta anche che nonostante il ministero lo abbia dichiarato irregolare, sulle multe compaia ancora la scritta che i termini di notifica decorrono dalla data in cui il verbalizzante ha accertato l'infrazione ovvero mesi dopo lo scatto dell'autovelox. Ma come si fa a pretendere il rigoroso rispetto delle regole quando per primi non lo si fa? Questo comportamento è proprio deludente per non dire ingannevole perché conta sul fatto che chi non è a conoscenza della decisione del ministero non faccia ricorso anche se ne avrebbe diritto. E' un po' come dire "Noi facciamo quello che vogliamo"

Gira voce che il comune si troverebbe in difficoltà economica per la gestione della nuova area metropolitana. Sappiamo che il governo ha fatto molti tagli ai comuni e non vorremmo che questo sia il modo di racimolare fondi, sanzionando persone tutt'altro che pericolose e tutt'altro che benestanti. Ma la sinistra non dovrebbe fare pagare a chi ha di più?

La scelta di mettere autovelox in strade urbane con limite a 50 dove i pedoni attraversano la strada come viale Famagosta ad esempio, è sicuramente utile e sensata. Peccato che la maggior parte dei sanzionati  siano stati sul cavalcavia del Ghisallo invece. Mettere autovelox non è sbagliato ma sempre con una segnaletica che tenga conto anche delle consuetudini dei cittadini e della particolarità del luogo, se si vuole essere vicini a loro.

Questo atteggiamento invece denota la profonda distanza che si è creata tra l'amministrazione e la città ed ho potuto constatarla anche sulla bacheca di un assessore di Milano dove ho osato scrivere il mio dissenso per questa scelta. Con mia grande sorpresa ho trovato un gruppo di cani da guardia, che commentano in molti post, con nessuna intenzione di ragionare che pur di difendere le scelte dell'amministrazione hanno cercato di far passare chi osava criticare per pazzo, tossico dipendente, del pdl, del 5 stelle, leghista, di destra e peggio che mai per un pericolo della strada, potenziale assassino che disprezza le regole con un atteggiamento squadrista che evoca scenari ben lontani dalla sinistra.

Ora se è questo che pensano dei propri elettori ne prendiamo atto ma non ci piace. C'è una frase che mi ha particolarmente infastidito da parte di questi accaniti sostenitori dell'assessore ed è questa:”se faticano ad arrivare a fine mese si mettano nelle condizioni di non superare alcun limite di velocità così non prendono le multe.” Ma che significa? Che chi è povero non può sbagliare mentre chi è ricco può permetterselo? Non mi sembra un pensiero di sinistra. E' come dire che le regole ci sono solo per chi è povero mentre gli altri possono anche trasgredire o comunque è come dire chissenefrega se sei povero. Anzi visto che lo sei, come ti sei permesso di comportarti come gli altri? Non lo sai che tu non puoi permettertelo?

Addirittura la claque dell'assessore è arrivata a sostenere che chi sorpassa a destra non è pericoloso come chi va a 76 sul cavalcavia perché sarebbe invece un disturbo colui che sta al centro e va piano "avendo la corsia di destra libera" così il sorpasso a destra sarebbe consentito. Queste affermazioni mi fanno rabbrividire perché la realtà dei fatti è che i frequenti sorpassi a destra che avvengono a Milano non avvengono certo perché quello a sinistra va troppo piano e non occupa la corsia di destra che sarebbe libera ma perché questi sciatori riescono ad infilarsi tra un'auto e l'altra facendo lo slalom tra quelli che osano tenere un minimo di distanza di sicurezza da quelli davanti tagliandoti la strada. La corsia di destra non è mai libera a Milano! E non si può pensare che un automobilista che si trova sulla sinistra un po' dietro ad un altro che sta in vece sulla destra ma sta tenendo un andatura un po' più veloce di lui e quindi presto lo supererà si butti a destra perché in quell'istante si è creato uno spazio vuoto. Se si arriva al punto di difendere questi soggetti mi domando se i milanesi si debbano sentire al sicuro. E' triste per una di sinistra come me essere stata oggetto di squadrismo e linciaggio in un ambiente che dovrebbe essere di sinistra ma di sinistra non aveva nulla, non sarà che ci siamo sbagliati?

Di seguito a dimostrazione alcuni commenti della claque dell'assessore che non si è degnato di commentare e nemmeno di rimuovere i commenti. Qualcuno avrebbe riconosciuto persone appartenenti ai comitati di sel.

  


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