Autovelox finti: no dal Ministero dei Trasporti
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Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture non ci sta, e dopo aver penalizzato i Comuni decretando che le multe per lo sforamento dell’orario di permanenza in sosta saranno solamente la differenza tra il termine e l’ora della contravvenzione, ora decide di eliminare i finti autovelox, per i quali gli automobilisti credono siano reali.
Difatti, all’interno del velobox, così vengono chiamati, c’è solo uno strumento che calcola la velocità percorsa, ma nessun autovelox per fotografare la targa dell’auto oppure indicare la velocità a una pattuglia posizionata nelle immediate vicinanze. Il motivo che decreta l’eliminazione di questi finti autovelox è il fatto che non esiste una categoria all’interno del Codice della Strada che identifichi questi strumenti, che quindi non sono oggetti di contravvenzioni di alcun tipo.
E nonostante i Sindaci rivendichino i risultati ottenuti, ovvero il fatto che gli automobilisti non corrono più oltre la velocità consentita nelle zone predisposte, il punto fondamentale è che la popolazione viene in un qualche modo imbrogliata, ovvero vi è una falsa convinzione che quel velobox potrebbe fargli arrivare a casa una bella multa da pagare, oltre ai punti sottratti dalla patente.
di Alessandro Bovo
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