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Autunno.

Da Enricobo2
Autunno.
L'autunno è la stagione dello struggimento, della inevitabile decadenza che sta per arrivare implacabile, della coscienza che la pienezza della stagione più ricca è ormai finita. Dice una strofa di un grande poeta dell'epoca Yuan:
Vigne seccate, piante vecchie, cornacchie alla sera,Un piccolo ponte, argini piatti, l'acqua fluisce,Sulla vecchia via un magro ronzino; soffia il vento dell'ovestE mentre il sole scende al tramontoPerduto amore, così lontano, dove sei?

Ma anche nella fragile semplicità dell'appagamento, sarà pur vero che post coitum omne animal triste est, però c'è sempre la pace e la serenità del pensiero al prodotto raccolto nel magazzino, della luna finalmente chiara nel cielo, dell'eccitante freschezza del vento autunnale. Cadono assieme foglie e governi, puoi guardare distaccato persone dappoco che si agitano disperate perché non si rassegnano al loro destino, di cui sole, con le loro azioni sono responsabili; puoi ridere di coloro che sentono il potere che scivola via attraverso le dita e si dibattono guizzando come la carpa dorata nel retino del pescatore. Non sai accettare l'autunno? Peggio per te. E poi, diciamocela tutta, è la stagione dei funghi e dei tartufi.
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Per un amico triste.Caldo.

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