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Nel Principato di Monaco le cose si fanno sempre con grande classe: così la presentazione de Pavillion Monaco per l'expo 2015 è diventata un piccolo ricevimento all'ambasciata monegasca, situata in un'elegante palazzina ai Parioli, in presenza di Robert Fillon, Ambasciatore del Principato di Monaco, Joseph Badia, Ministro degli Affari Esteri, e altri personaggi di rilievo.
Un tuffo al cuore, un tuffo nel passato: c'è stato un periodo in cui andavo a Monte Carlo più spesso che ai Castelli Romani. Ed ora mi è bastato vedere la bandiera bianco-rossa e lo stemma con i rombi per sentirmi a casa. E mentre ascoltavo distrattamente la fluente parlata francese, rotonda come il lieve rumore dell'acqua di un ruscello di montagna, tornavo con la mente a Port Hercule con le sue barche da sogno, a Café de Paris in stile Belle Epoque, all'illuminatissima Place du Casino con davanti una fila di Ferrari, Lamborghini e Porsche, a La Rascasse che non è solo il nome di una curva del circuito del GP Monaco, ma anche una brasserie con vista sul porto e buona cucina mediterranea.
A Monte Carlo mediamente si mangia bene, pagando al di sopra della media, ma, come ha risposto l'ambasciatore Robert Fillon alla domanda provocatoria di un giornalista sull'inacessibilità del Principato alle famiglie dei comuni mortali, "Monaco è un sogno, e i sogni non possono essere cheap". Vero, verissimo, anche se non c'è bisogno di andare per forza da Alain Ducasse o un'altro stellato, prendendo il mutuo, ci sono alche altre soluzioni interessanti. Infatti, prima di parlare del Padiglione, abbiamo visto una serie di piccole presentazioni tra novità ed eventi del Principato.
Sicuramente l'apertura di un ristorante Nobu all'Hotel Fairmont Monte Carlo, il 26simo nel mondo, non poteva passare inosservata, ma mi sono incuriosita di più da altre due realtà: Les Perles de Monte Carlo e le Nouveau Marché de la Condamine, anche se non si tratta di aperture recentissime.
Les Perles de Monte Carlo (apertura 2012) non è una gioielleria, ma un allevamento di ostriche che nascono nel mare Mediterraneo, sulla punta del porto di Fontvieille nel Principato di Monaco, proseguono la crescita e lo sviluppo nei migliori allevamenti in Bretagna per 3 anni ed infine ritornano indietro per l'affinamento. Il sapore di queste ostriche è estremamente dolce e raffinato perché viene determinato dal nutrimento con il plancton molto particolare della zona. Costicchiano, non ve lo nascondo: una confezione da 24 pezzi si paga 79,50 euro, ma, credo, una volta ce lo possiamo permettere tutti, no?
La seconda realtà, ancora più affascinante, è il nuovo mercato de la Condamine, aperto a giugno del 2012, luogo con un'ampia scelta di prodotti di grande qualità e di locali dove mangiare all'ora di pranzo (ed io l'ho sempre detto, "Il miglior museo è il mercato!") Visto l'enorme successo del mercato e le numerose richieste dei clienti, a partire da marzo di quest'anno la Halle du Marché si trasforma nella Halle Gourmet, da martedì a domenica, 18.00-21.30, dove fare l'aperitivo, dare l'appuntamento agli amici per un bicchiere di vino e un piatto di finger food o mangiare qualcosa di sfizioso prima di andare al teatro.
Visto che parliamo di cibo, vorrei ricordarvi una sfiziosa ricetta che pubblicai più di 4 anni fa,
Les panisses monégasques
Dopo queste novità la presentazione del padiglione, bello, verde, con un giardino sospeso simboleggiante Madre Natura, è passata in secondo piano. Vero, all'interno ci sarà un ristorante arredato con le scatole di legno che ci ricorderà i viaggi, passati e futuri, vicini e lontani. Ed è lodevole che "alla fine della fiera" l'intero padiglione verrà smontato e rimontato come sede ufficiale della Croce Rossa a Burkina Faso, ma io pensavo all'aperò al mercato con le perle di Monaco. Ci andrò presto, e poi vi racconto.
Ma se frattempo volete sapere dell'altro, date un'occhiata a www.visitmonaco.com
(Foto a cura di Giulia Nekorkina, Atout France e web)
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