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Avatar

Creato il 07 ottobre 2013 da Jeanjacques
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Se ne sentiva davvero il bisogno? Partendo dal presupposto che ogni mia recensione è inutile e nessuno in realtà vorrebbe sorbirsela, c'era veramente bisogno di un'ennesima recensione su quel fenomeni di portata cosmica che è stato Avatar? No. Anche perché dubito che dirò qualcosa di diverso da quanto hanno asserito molti altri, ma voglio farlo un po' alla mia maniera. Un po' come ha voluto fare James Cameron, che ha fatto un copia-incolla di trame preesistenti (basta col dire che somiglia a Pocaonthas) per raccontare la sua visione del viaggio nella terra promessa, dell'innamoramento con una nativa del posto e con la rivalsa epica e romantica che ne consegue. Tutto questo con vagonate di effetti speciali e località ai limiti dell'esotico. Sì, un Pocaonthas ultramoderno, ma sinceramente non ne vedo il male. Anche perché quando è stato fatto l'anima Romeo x Juliet nessuno si è lamentato dell'ennesima trasposizione dell'opera shackespeariana più famosa al mondo. In questo caso, infatti, mi toccherà attuare il mio scomodo e vigliacco sistema di sempre, ovvero lo stare in una posizione di mezzo.
Sulla Terra è in coro una terribile crisi energetica. L'unico elemento che sembra possa risolvere la questione è uno speciale minerale presente su Pandora, che però è in gran parte situato sotto un luogo di culto dei Na'avi, gli abitanti del pianeta. Il marine Jake Sully, che si ritrova su una sedia a rotelle dopo un incidente, alla morte del fratello gemello viene invitato su Pandora poiché, avendo il suo stesso corredo genetico, può entrare in un apposito avatar di Na'avi e infiltrarsi fra la popolazione. Ma se inizialmente andrà lì solo per svolgere la sua missione, col tempo...Scrivere la trama forse è stato qualcosa di superfluo, perché credo che tutti abbiano visto il film o sappiano di che parla. Insomma, alla fine parliamo del film che ha incassato di più nella storia del cinema... ma com'è allora che conosco pochissimi ai quali questa pellicola sia piaciuta veramente? Questa monumentale fatica di Giacometto Camerlenghi ha attraversato tutte le fasi, tanto che solo per quelle ci sarebbe da scrivere un intero post. Prima un'attesa spasmodica da parte di quattro nerd che avevano visto tutto in rete, poi tutto il mondo sembrava essersene accorto, all'uscita fu un'esplosione mediatica senza precedenti e poi... prima molti ne elogiarono la fattura tecnica e l'epicità, decretandolo quindi come non proprio un film di culto, ma come la moda del momento. Poi come tutte le cose che vanno di moda subentrarono gli alternativi di 'stocazzo che si sentirono in dovere di smerdarlo in tutto e per tutto, ma sono cose che succedono con tutte le cose - guardate Nolan, ad esempio. Io invece sono sempre rimasto sulle mie, anche perché da uno che aveva fatto qualcosa come Titanic non è che avessi delle aspettative altissime, quindi andai al cinema con l'idea di vedermi un 3D figo (quella tecnologia era ancora 'neonata'), una storia accettabile e una sfilza di mostri che si menano. Ottenute queste cose sono uscito dalla sala soddisfatto e, ammetto, anche vagamente esaltato. Perché questo Avatar è un film epico, emozionante e con cuore, peccato che siano cose che il regista e sceneggiatore voglia farci patire a tutti i costi. Tre ore sono decisamente troppe, a patto che non siano ben giustificate. E potevano ben esserlo ai tempi de La Compagnia dell'Anello, perché all'epoca ci veniva proposto un mondo nuovo e mai visto prima, ma oggi come all'epoca della prima il mondo di Pandora è sì bello e visivamente spettacolare, ma non esce dai comuni canoni di fighezza visti al cinema. Avatar non racconta nulla di nuovo, cosa che possiamo anche non contestargli, ma si prende con una inusuale serietà che rende quello che poteva essere un innocuo e innocente viaggio nelle proiezioni estreme del fantastico come una malriuscita odissea personale che, nonostante abbia i suoi momenti clou, finisce solo per annoiare e basta - pensateci, un film come Pacific rim come poteva essere brutto se si fosse preso sul serio? A questo poi aggiungiamo una sceneggiatura molto tronfia con diversi refusi, che non specifica come mai in questo universo attraversino interi sistemi solari e combattano con dei mobil suit, lasciando però ai soldati semplici delle banali cartucce da 9 mm; oppure che releghino ai Na'avi protagonisti un religione che attinge molto dal buddhismo e che prevede l'eguaglianza di ognuno con la madre terra ma che grazie a quelle trecce-spinotto hanno una supremazia mentale su tutti gli altri esseri viventi; così come non mi spiego come mai i lunotti delle astronavi vengano scalfiti dalle frecce solo quando fa più comodo allo svolgersi della storia. Senza contare poi un albero della vita che non interferisce mai nello scorrere degli eventi ma che in ultima analisi decide di scagliare contro i cattivi marine tutta Pandora, capacitandosi forse che da soli quei così blu non avrebbero fatto proprio un beneamato cazzo - fino a punte di tristezza totale dove le interferenze mandano in vacca i sistemi delle navette ma non le comunicazioni sinaptiche degli cosi blu. A questo poi aggiungiamo anche che il destino della Terra viene proprio omesso, e non specificano se dopo quella battaglia le cose si sistemeranno - bravo Jake, manda in vacca il tuo pianeta. Alla fine Avatar a suo modo osa tanto, ma finisce solo per essere un filmetto per famiglie. Meravigliosamente realizzato e narrato, ma la freccia non cade a molta distanza.Rimane solo un unico dubbio... ma se il seguito è ormai certo, come farà a mantenere lo stesso titolo se col finale il concetto di avatar è stato annullato?Voto: Avatar
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